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Autonomia elettrica? Niente paura, ci pensa la “batteria digitale”

ROMA – La forte crescita della domanda di auto elettriche nuove, grazie soprattutto agli incentivi statali, è ormai un dato di fatto, ma lo scenario cambia radicalmente se si parla di usato. Il valore residuo dei veicoli 100% elettrici, infatti, si assottiglia molto più velocemente rispetto a quello di un omologo a benzina, sia a causa del naturale degrado di efficienza della batteria con il passare del tempo, sia a causa di una obsolescenza tecnologica rapida dettata dalla velocità con cui stanno migliorando le prestazioni di autonomia e di ricarica.

Per risolvere questo problema ed assicurare al proprietario di un veicolo elettrico la certezza di un’autonomia fissa della batteria per tutta la durata della sua vita utile, la società israeliana StoreDot, dopo la tecnologia delle batterie a ricarica ultrarapida (XFC), ha brevettato un innovativo sistema di “batteria digitale”, ottenuta attraverso una combinazione di software e gestione della chimica delle celle. In sostanza, sia le tensioni di carica che la chimica delle celle a base di silicio XFC di StoreDot, vengono gestite  in modo da stressare meno la batteria all’inizio della sua vita e bilanciarne le prestazioni per tutta la durata, offrendo al proprietario un’autonomia prevedibile e coerente.

Questa tecnologia permetterebbe di migliorare notevolmente il valore residuo del veicolo elettrico sul mercato dell’usato, abbassando anche i costi di leasing e rendendone quindi più appetibile per il cliente l’acquisto o anche il suo noleggio. Come per le precedenti tecnologie che ha brevettato, StoreDot rende anche la tecnologia di questa “batteria digitale” disponibile ad altre società. Una scelta ‘’in linea – ha affermato il CEO di StoreDot Doron Myersdorf – con il nostro impegno di migliorare l’ecosistema delle batterie per veicoli elettrici per accelerarne l’adozione globale e un futuro mondo a zero emissioni’’. Il nuovo brevetto della “batteria digitale” di StoreDot arriva poco dopo l’annuncio della batteria a ricarica ultrarapida (XFC), che promette di caricare 500 Km in 5 minuti. Il sistema analizza la potenza della stazione di ricarica in tempo reale consentendo alla batteria XFC di accettare velocità di ricarica più elevate senza surriscaldarsi.

A differenza delle tecnologie concorrenti che richiedono un investimento significativo in apparecchiature di produzione su misura, le batterie StoreDot XFC sono progettate per essere prodotte su linee di produzione agli ioni di litio esistenti. ‘’Attualmente – precisa una nota dell’azienda – StoreDot sta inviando dei prototipi ai produttori di automobili globali per testarli nel mondo reale e rimane saldamente sulla buona strada per fornire batterie XFC prodotte in serie, che offrono una riduzione del 50% dei tempi di ricarica allo stesso costo, entro il 2024’’. L’azienda presenta una chiara tabella di marcia anche per ‘’la sua prossima generazione XED, tecnologie allo stato solido a densità energetica estrema, che entreranno in produzione di massa nel 2028’’.

Fonte www.repubblica.it

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