ROMA – Parte da Verona una crociata per mettere in sicurezza le città salvandole dall’invasione dei monopattini. Un caso, una sperimentazione, un approccio innovativo che farà scuola in altri comuni d’Italia. Dopo un anno e mezzo dall’avvio della sperimentazione prevista dal decreto Toninelli e dopo un’attenta analisi delle principiali esigenze per migliorare il servizio, il comune di Verona rivoluzione il noleggio dei monopattini, confermandosi città capofila in questo tipo di progettualità. Il Comune ha infatti pubblicato il bando che consente di individuare le società a cui affidare il servizio di micro mobilità elettrica per i prossimi tre anni.
Bari, viaggia in monopattino seduto su un secchio: il filmato diventa virale
Numero chiuso
Tra i criteri principali quello dell’introduzione di un tetto per gli operatori presenti in città, individuati in non più di 3 aziende, e dei mezzi in circolazione, massimo 1200 complessivi che possono arrivare a 1500 in occasione di particolari situazioni o durante il periodo estivo.
Palermo, l’invasione dei monopattini in sharing: “Voglia di mobilità sostenibile”
Palermo, l’invasione dei monopattini in sharing: “Voglia di mobilità sostenibile”
Basta monopattini noleggiati a “Mandrake” o Zio Paperino
Fondamentale la possibilità di individuare e risalire sempre all’identità degli utenti che usano il monopattino. Ciò sarà garantito dall’obbligo da parte delle aziende di un sistema di noleggio attraverso Spid, Sistema pubblico di identità integrata o attraverso carta di identità. In questo modo verrà meno ogni tentativo di account o login fantomatici, che venivano usati per coprire usi irregolari e maleducati del mezzo. Da Mandrake a Zio Paperino, la polizia municipale di Verona si è trovato spesso davanti a nick name provocatori…
La geolocalizzazione del mezzo consente un’altra importante novità, fondamentale sul fronte sicurezza. Le informazioni riguardanti la posizione e i transiti dei monopattini potranno infatti essere visionati in tempo reale dalla Polizia locale, che potrà intervenire immediatamente in caso di necessità e risalire subito all’identità del fruitore.
Monopattini elettrici, breve lezione di scuola guida: il video della Regione Emilia-Romagna
Monopattini elettrici, breve lezione di scuola guida: il video della Regione Emilia-Romagna
Vado ovunque, anzi no
Vengono individuate per la prima volta delle zone all’interno del territorio comunale in cui il monopattino elettrico non può circolare se non trasportato a piedi, ovvero in tutte le zone pedonali presenti in centro ma anche nei quartieri. Grazie al sistema di geolocalizzazione di cui ogni mezzo dovrà obbligatoriamente essere dotato, in prossimità di queste aree la velocità del mezzo scenderà automaticamente, costringendo l’utente a fermarsi o a proseguire accompagnando il mezzo a piedi.
Lo lascio ovunque, anzi no
Svolta anche sui parcheggi. Il piano messo a punto dagli Uffici della Mobilità e Traffico in collaborazione con la Polizia locale, individua per il centro storico precisi punti di parcheggio dedicati al monopattino, che non potrà più essere lasciato dove capita. Una scelta a tutela del decoro cittadino e per eliminare i problemi di intralcio e pericolo derivanti da episodi di sosta selvaggia davanti ai passi carrai o in posizioni pericolose.
Arriva la sovrattassa
L’attuazione del servizio di sharing è a costo zero per il Comune. E’ anzi prevista una tassa di scopo, ipotizzata in 12 euro a monopattino, che le ditte verseranno annualmente e che sarà utilizzata per acquistare infrastrutture, ad esempio il parcheggio dei monopattini, migliorare la segnaletica dedicata ma anche per interventi a vantaggio di tutta la mobilità sostenibile. Attenzione anche alla qualità dell’aria, visto che saranno preferite le ditte che per la raccolta e lo smistamento dei monopattini useranno veicoli Diesel euro 6, tra i meno inquinanti in commercio.
La strategia del progetto
“Con il nuovo bando – spiega l’assessore alla Mobilità e Traffico Luca Zanotto – vogliamo migliorare la micro mobilità elettrica cittadina per privilegiare i mezzi alternativi all’auto privata. L’insieme dei criteri individuati è il frutto dell’attenta analisi effettuata in questo anno e mezzo di sperimentazione. Crediamo che, nell’ottica di potenziare la mobilità sostenibile, i monopattini elettrici siano una valida alternativa all’uso dei mezzi privati. Ma in alcun modo devono essere fonte di pericolo per gli altri utenti della strada o di disagio per i residenti. Abbiamo messo a punto un bando ad hoc per dotare la città di un servizio allo stesso tempo smart, sicuro, sempre rintracciabile e rispettoso sia del decoro cittadino che delle regole del codice della strada. La Fase 3 prevede un numero limitato di operatori e di mezzi presenti, puntando a una maggiore integrazione del servizio con il resto della mobilità cittadina. Chiediamo alle aziende che i fruitori siano identificabili con assoluta precisione e, in questo, potrebbe essere utile adoperare lo Spid che certifica l’identità digitale al posto dei profili utente utilizzati fino ad ora per accedere al servizio. Sono tante e significative le novità introdotte, dalle zone in cui è vietata la circolazione ai parcheggi dedicati, dalle geolocalizzazione al call center h24. Da ultimo, ma non meno importante, la condivisione in tempo reale dei transiti e dei percorsi con la Polizia locale, quale deterrente per comportamenti impropri e scorretti”.
Un’idea che arriva da lontano
“Vorrei ricordare – spiega il comandante della Polizia locale Luigi Altamura –il lavoro certosino alla base del bando: siamo partiti dall’esperienza acquisita fino ad oggi. Ricordo che Verona è stata la prima città capoluogo ad avviare la circolazione dei monopattini in via sperimentale. Le prescrizioni e i vincoli introdotti fanno di questo un bando davvero innovativo, che da’ all’Amministrazione tutti gli strumenti per intervenire in caso di violazioni o di pericoli ma che soprattutto impone alle aziende di garantire l’identità dei fruitori e di investire sull’educazione stradale. Proprio ieri in Corso Porta Nuova sono stati fatti dei controlli con il telelaser, i monopattini delle società di sharing rispettavano tutti i limiti di velocità, diversamente quelli privati. Abbiamo chiesto all’Istat di fornirci i dati sugli incidenti stradali legati ai monopattini, di cui finora non si hanno elementi. Anche in questo la nostra città si conferma all’avanguardia”.
Fonte www.repubblica.it