ROMA – In tempi di Coronavirus cresce in tutto il mondo la voglia di auto privata per paura del contagio e chi non ha soldi per comprarne una nuova si rivolge all’usato. Secondo una recente analisi di Research Reports World, la domanda globale di vetture di seconda mano aumenterà tra il 2020 ed il 2025 ad un ritmo considerevole e superiore alle previsioni. Questo, secondo le stime di S&P, dovrebbe portare ad una buona tenuta dei valori residui dell’usato nei principali mercati europei (Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito), in particolare nel segmento delle auto piccole. L’unico rischio alla tenuta del valore delle auto di seconda mano – secondo l’istituto di analisi – sono le politiche di incentivi al mercato del nuovo avviate dai governi, ‘’che potrebbero introdurre alcune distorsioni e pesare sui prezzi nei mercati delle auto usate’’. S&P però vede questo rischio ‘’più alto per i veicoli elettrificati, esposti a rapidi aggiornamenti tecnologici,’’ soprattutto nei paesi in cui gli incentivi a questa tipologia di vetture sono particolarmente ricchi. Il trend è lo stesso anche negli Stati Uniti dove ad agosto l’elevata richiesta di veicoli usati ha addirittura determinato una crescita del 5,4% dei prezzi di auto e camion di seconda mano, segnando l’incremento più alto da oltre mezzo secolo (precisamente dal marzo 1969). E questa impennata ha inciso per oltre il 40% sull’aumento dell’Indice dei prezzi al consumo di agosto (+0,4%).
In Italia invece, ad oggi, acquistare una vettura usata sembrerebbe ancora più conveniente di un anno fa, ma il calo delle quotazioni si sta gradualmente ridimensionando. Secondo una rilevazione dell’Osservatorio Autopromotec, infatti, ad agosto i prezzi delle auto usate sono scesi di appena lo 0,6% rispetto allo stesso mese del 2019 (contro il +2,7% del nuovo), la stessa variazione registrata anche nel mese di luglio e molto ridimensionata rispetto al -1,2% registrato dalle quotazioni di vetture usate nel primo semestre del 2020. Quindi, chi ha intenzione di acquistare un’auto usata è meglio che si sbrighi visto che anche in Italia potremmo vedere a breve un aumento dei prezzi. In effetti la domanda di vetture di seconda mano, nonostante gli incentivi, sta ampiamente surclassando quella del nuovo. Ad agosto – secondo l’Aci – i passaggi di proprietà (al netto delle minivolture) sono cresciuti del 4% raggiungendo le 196.226 unità cifra che, rispetto al nuovo, si traduce in 198 passaggi di proprietà per ogni 100 vetture nuove vendute. Rapporto che diventa di 190 a 100 considerando i primi otto mesi dell’anno.
Il trend in aumento dell’usato è confermato anche dal successo degli acquisti online, a cui gli italiani si sono affezionati durante il lockdown. A crescere è soprattutto la richiesta di vetture ibride che nei soli primi otto mesi del 2020 – sottolinea l’Osservatorio di brumbrum, uno dei principali rivenditori di auto online d’Italia – è cresciuta dell’88% rispetto al 2019. Comunque, analizzando i dati Aci sui passaggi di proprietà, ad agosto la motorizzazione più gettonata si conferma il diesel (al 53,2% contro il 34,7% della benzina), mentre la Regione con la crescita maggiore nell’acquisto di vetture usate è il Lazio (+16,1% a 19.386 unità), seguito da Lombardia (+14,3% a 26.343) e Campania (+13,3% a 16.306). Tra le città italiane, al top del podio c’è Roma (+20,9% a 13.603), seguita da Napoli (+18,6% a 7.278) e Milano (+20,3% a 6.298).Fonte www.repubblica.it