ROMA – Dopo Milano e Torino, arriva anche a Roma LeasysGO!, il servizio di car sharing dedicato alla Fiat 500 elettrica. Un passo in avanti per la capitale nella promozione di una mobilità più green e responsabile. La flotta iniziale sarà di 300 auto, destinata però a crescere nei prossimi mesi. Le vetture saranno gestite in free floating: sarà quindi possibile guidarle senza vincoli legati al parcheggio, che sarà gratuito e non legato alla presenza di colonnine. La ricarica delle auto sarà infatti gestita dal team di Leasys tramite le numerose stazioni di ricarica di proprietà dislocate in città nonché della rete di colonnine elettriche pubbliche. Le Nuove 500 saranno quindi sempre cariche e pronte per essere guidate, senza oneri per il cliente.
Il noleggio avverrà grazie all’app dedicata e gestibile con un semplicissimo smartphone. Basta acquistare il voucher d’iscrizione annuale su Amazon che costa 9,99 euro, prezzo in promozione in occasione del lancio di giugno su Roma e scontato rispetto agli attuali 19,99 euro, scegliendo tra l’abbonamento Prepagato e Pay-per-use. L’abbonamento prepagato costa 19,99 euro al mese e include 2 ore di mobilità al mese: è quindi pensato per chi fa un uso più continuativo del servizio. Il Pay-per-use non ha invece alcun costo fisso mensile, ma una tariffa di 0,29 euro al minuto. Per entrambe le soluzioni il costo massimo giornaliero è fissato a 43,50 euro, con la possibilità di tenere l’auto per un totale di 24 ore dall’inizio del noleggio. Una volta acquistato il voucher, lo si potrà poi convertire sul sito di LeasysGO! e iniziare a prenotare le vetture.
Non solo. E’ disponibile anche il servizio di sharing da e per l’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma Fiumicino. E’ possibile prendere o lasciare l’auto presso i parcheggi del Leasys Mobility Store dell’aeroporto o quelli dedicati al car sharing senza alcun sovrapprezzo per il servizio. Come per Milano e Torino, anche a Roma le Nuove 500 saranno disponibili in tre colori diversi: Celestial Blue, Ocean Green e Mineral Grey. (f.p)
Fonte www.repubblica.it