ROMA – Firenze capofila dell’obbligatorietà del casco sui monopattini. Il capoluogo della Toscana ha appena avviato il nuovo servizio della mobilità sharing con una flotta di novecento monopattini elettrici e sarà la prima località d’Italia ad applicare la disposizione che prevede l’obbligo di indossare il casto per tutti gli utenti a partire dal prossimo primo febbraio. “Vogliamo dare il tempo ai gestori di organizzarsi e anche ai clienti di familiarizzare con i monopattini – ha spiegato il sindaco di Firenze, Dario Nardella – La sicurezza viene prima di tutto, questo è un punto centrale. Per questo saremo la prima città in Italia a rendere obbligatorio il casco. E sono sicuro che ci seguiranno in molti, perché il monopattino è un mezzo di trasporto comodissimo, non inquinante, agile, però anche pericoloso. E visto che oggi il casco è già obbligatorio tra i giovani che hanno tra i 14 e i 18 anni, non vediamo perché non lo debba essere per tutti”.
Il ragionamento che sta base dell’ordinanza di Palazzo Vecchio è frutto di alcune ponderate valutazioni come, ad esempio, la protezione offerta che riduce le conseguenze più gravi degli incidenti, la specificità del centro cittadino caratterizzato dai lastricati in pietra (che offre minor aderenza rispetto all’asfalto) e dalla presenza di molte aree pedonali a elevata frequentazione turistica. Non solo obbligo del casco però, dal momento che il servizio sarà regolato da norme precise e oltre all’assicurazione obbligatoria per i servizi di sharing, su richiesta dell’amministrazione i monopattini hanno un numero identificativo con precisi vincoli per la sosta in modo da evitare fenomeni di parcheggio selvaggio. Gli utenti infatti non potranno parcheggiare dove vogliono ma soltanto in aree definite come quelle utilizzate dalle bici del bike-sharing o altre nuove dedicate indistintamente a tutti i dispositivi impiegati dai gestori compresi quelli del bike-sharing.
E per evitare che le disposizioni non vengano rispettate, i monopattini sono dotati di un sistema tecnologico che permette l’apertura e chiusura del noleggio e conseguentemente la sosta dei dispositivi solo negli spazi dedicati. Il nuovo servizio della micro mobilità individuale sarà accompagnato da una campagna informativa sulla sicurezza e sull’uso del monopattino, ricordando agli utilizzatori le principali norme che regolano la circolazione. Possono essere utilizzati sulle strade urbane con limite di velocità di 50 km/h dove è consentita la circolazione dei velocipedi; sulle strade extraurbane solo all’interno di una pista ciclabile. Dove esistenti, è raccomandato di utilizzare sempre le piste ciclabili e le corsie ciclabili; non si può circolare con il monopattino sui marciapiedi né contromano, vietato superare i 25 km/h sulla carreggiata e i 6 km/h nelle aree pedonali. Divieto assoluto di trasportare altre persone, oggetti o animali, condurre animali, trainare o farsi trainare da un altro veicolo. Inoltre si deve portare il monopattino a mano se è di intralcio o di pericolo per i pedoni, come ad esempio sulle strisce pedonali o sui marciapiedi. E poi ancora, procedere su un’unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedono e mai affiancati in numero superiore a due. Le indicazioni sottolineano l’importanza di tenere sempre il manubrio con entrambe le mani, tranne che per segnalare la svolta poiché il monopattino è particolarmente sensibile alle irregolarità della strada, mentre da mezz’ora dopo il tramonto e di giorno, se le condizioni atmosferiche lo richiedono, si devono utilizzare dispositivi di illuminazione e indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Insomma, benvenuto al nuovo servizio, ma con regole precise e sicurezza per tutti gli utenti della strada.
Fonte www.repubblica.it