ROMA – Ci sono comportamenti in strada che pur sembrando “innocui” possono rivelarsi inopportuni e pericolosi sia per sé che per gli altri. Spesso dannosi per l’ambiente. Talvolta suscitano solo l’attenzione dei vigili, altre diventano un vero e proprio modo per farsi recapitare a casa sgradite sorprese, come contravvenzioni e sottrazione di punti. Multe inaspettate, a causa di cattiva informazione o di un codice stradale che si conosce poco. Ma che si evitano con “piccole” accortezze.
1) Evitare la guida “sportiva”
La guida sportiva può non essere vista di buon occhio dalle forze dell’ordine, anche se si rispettano i limiti di velocità. Questo specialmente se si viene individuati in un gruppo di due o più vetture: sono sempre più frequenti le gare non autorizzate in città, che possono mettere in pericolo gli utenti della strada. Secondo l’Art. 9 ter chiunque gareggia in velocità con veicoli a motore è punito con la reclusione da sei mesi ad un anno, con la multa da euro 5.000 a euro 20.000. Nei centri abitati bisogna adottare sempre una guida moderata.
2) Aria condizionata accesa: no in sosta o in fermata
Occhio a non tenere il motore acceso in questi casi. Con un vigile nei paraggi si potrebbe essere multati da euro 218 a euro 435, e la frescura potrebbe costarvi molto cara. L’Art. 157, di fatto, vieta di tenere acceso il motore durante la sosta o la fermata del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria del veicolo stesso; per quanto riguarda la fermata, c’è da dire che le auto di ultima generazione, con lo Start&Stop, sono agevolate rispetto alle altre: appena la velocità si azzera spengono il motore in automatico e, dunque, anche il clima si blocca, evitando così molte rogne. In Italia ovviamente il discorso non è molto influente, considerando il parco auto più vecchio in Europa. Va da sé che l’attenzione sull’inquinamento acustico e atmosferico, da parte di chi controlla potrebbe essere intenso più da noi che altrove, specie nei centri storici.
3) Non guidare con un braccio rotto (o simili)
Mettersi al volante è un gesto così abitudinario spesso da non chiedersi mai se a livello fisico si sarebbe in grado di affrontare una situazione critica. L’Art. 115 ricorda che chi guida deve essere idoneo per requisiti fisici oltre che psichici. Un braccio o una mano rotta, ad esempio, può mettere in difficoltà il guidatore, non riuscendo magari ad impugnare bene il volante o sterzare velocemente, evitando ostacoli. Euro 85 per chi non rispetta il divieto.
4) Car Sharing ok, ma occhio al parcheggio
Sharing che passione. Ma vedersi recapitare notifiche di verbali nella cassetta della posta è un fenomeno più frequente di quello che si possa pensare. Le vetture “al minuto”, infatti, possono entrare nelle ZTL ed essere parcheggiate sia su strisce gialle che su strisce blu. Occhio però ai posti soggetti ad esempio a mercato rionale o alla pulizia delle strade settimanali. L’auto qui è multabile: non è detto infatti che qualcuno rinoleggi il veicolo, rimanendo d’intralcio.
5) Monopattini a noleggio, non lasciarli ovunque
Ovviamente anche sul fronte monopattini, non si sfugge alle sanzioni. Nello specifico si tratta di pagamenti richiesti dalle società di noleggio, quando si parcheggia il veicolo fuori dall’area di recupero. Alcune app, pur chiarificando nel contratto l’esistenza di un’area delimitata, non allertano il conducente quando si varca l’area “rossa”, permettendo di lasciare il mezzo ovunque con molta facilità. Una piccola beffa, dunque, oltre alla sorpresa del conducente, che si vede scalare l’importo (di almeno 50 euro) dalla carta di credito. Un modo per rivalutare spesso, anche in termini di comfort e sicurezza, un passaggio in taxi.
Fonte www.repubblica.it