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Colpo Captur, il Suv compatto diventa ibrido

ROMA – Renault Captur, il Suv straniero più venduto in Italia, non si accontenta. Oggi cresce di dimensioni, diventa più sofisticato e mette la spina. Obiettivo? Diventare uno dei c-suv plug-in più accessibili del mercato. Il marchio, già da dieci anni nel mondo dell’elettrico – 40 anni in Formula Uno – per fare questo sviluppa in “casa” la propria tecnologia ibrida E-Tech, entrando nella nicchia delle PHEV dalla porta principale.  
 
Come cambia la vettura? Captur ora “pensa” esclusivamente elettrico, lasciando al motore termico funzioni di supporto, nei momenti di accelerazione, per la carica della batteria, solo nelle curve di coppia migliori e più efficienti (2000-4000 giri). Sotto al cofano il suv ora vanta due motori elettrici (uno per la trazione puramente elettrica e uno starter ad alta tensione), una batteria agli ioni di litio da 9,8 kWh e la trasmissione Multi-mode associata ad un motore benzina da 1,6 litri da 160 cv. Nello specifico il motore elettrico principale sviluppa 49 KW (68 cv) a 205 Nm e fornisce direttamente trazione alle ruote, muovendo la vettura. Il secondo elettrico è stato montato per avviare il termico, portandolo subito ai giri giusti per l’inserimento della marcia corretta, quando c’è richiesta di potenza. Da considerare qui la chicca, ossia la trasmissione Multi-mode: arriva dall’esperienza in pista e vanta 150 brevetti poiché è un cambio a quattro marce che comunica con i motori elettrici e il termico, ma privo di sincronizzatori e di frizione per limitare le perdite di energia e ridurre gli attriti. Risultato: il moto è fluido silenzioso e privo di trascinamenti per una guida piacevole e dinamica.
 

Andiamo al dunque. Si può circolare in modalità EV per 50 chilometri fino a 135 km/h in ciclo misto (WLTP). In alternativa al puro elettrico, nel tragitto, tramite lo schermo touch da 9.3”, si può scegliere anche di viaggiare in Sport per potenziare al massimo le prestazioni e spingere tutti i motori. La vettura certamente non ha velleità sportive ma è un suv tutto comfort in grado di coccolare chi guida. Dunque, ecco che il benzina vuole più che altro ad azzerare l’ansia di ricarica e rassicurare il guidatore con una guida sicura e veloce anche in curva (sospensioni multilink al posteriore). Non solo, la tecnologia in questa modalità, ci consente anche di preservare totalmente l’utilizzo della batteria con il tasto e-save: magari per mantenere una riserva di chilometri “silenziosi” per circolare in ztl. Ultima proposta al volante? Procedere con il Mysense, ovvero facendo comunicare tutto il sistema in maniera automatica e rendendo l’auto una full hybrid a tutti gli effetti: la batteria in questo modo si ricarica durante la marcia, grazie alla frenata rigenerativa. Da sapere, che per incrementare la rigenerazione, sul cambio è presente la modalità B-Mode (Brake Mode) che rallenta la vettura fino a circa 7 km/h, stipando l’energia cinetica nelle batterie: utile nel traffico cittadino, dove si riesce a fare con facilità il “pieno”. Un buon compromesso, considerando che una volta alla guida, la risposta all’accelerazione istantanea sarà talmente piacevole da voler procedere sempre in EV. L’intenzione da parte dei francesi, del resto è quella. E con un po’ di confidenza per rallentare si punterà a sfruttare più il veleggio, che a premere il piede sul freno.
 
Ovviamente il pieno alle batterie si fa anche collegandosi alla rete, con tempi che vanno da 3 a 5 ore, a seconda del tipo di presa, comprese quelle per uso domestico e con una potenza di ricarica massima di 3,7 KW. Il portabagagli qui assicura uno stivaggio di 40 litri per i cavi e uno spazio da 265 a 1118 litri per il carico che diminuisce rispetto alla versione termica (420-1275 litri). L’abitabilità dell’auto (4,23 metri in lunghezza, 1,80 in larghezza e 1,57 di altezza) continua comunque ad essere ottima, grazie al divano al posteriore con 16 centimetri di gioco.

I consumi, secondo quanto dichiara Renault, alla fine dei conti arrivano ad essere di 1,4 L/100 km, con 32 grammi di CO2/km (valori WLTP), valore con cui usufruire anche di tutti i vantaggi come ad esempio l’esenzione del bollo per tre anni, il parcheggio gratuito sulle strisce blu, l’accesso agevolato o gratuito alle zone ZTL e il permesso di circolare durante i blocchi del traffico. Il listino parte da 32.950. Da considerare per il prezzo finale gli incentivi statali pari a 2.500€ o 4.500€ in caso di rottamazione, oltre a quelli aggiuntivi previsti dalle amministrazioni locali.

 

Fonte www.repubblica.it

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