ROMA – Siamo nati tutti piloti, o per lo meno fino a quando non dobbiamo affrontare una curva. Sono loro infatti il tallone di Achille di ogni automobilista. Come “imboccarle”? Quale traiettoria seguire? Ecco allora qualche consiglio formulato da chi di curve se ne intende: Ángel Suárez, Vehicle Physics Manager di Seat.
La prima regola è sapere cosa ci aspetta, perciò bisogna mantenere lo sguardo davanti, il più lontano possibile, in modo da reagire prontamente alle caratteristiche della strada che si sta percorrendo.
Conoscere i segnali stradali e rispettarli. Non solo anticipano la direzione della curva, a destra o a sinistra, ma ci suggeriscono anche quanto dobbiamo decelerare in rapporto ai limiti di velocità in quel tratto di strada.
Scalare la marcia prima di entrare in curva. “La massima stabilità dell’auto è garantita quando le ruote sono ancora dritte” spiega Suárez.
Altro elemento è la traiettoria. Per evitare di stringere troppo la curva, e quindi per ridurre il più possibile il raggio di sterzata, è fondamentale sfruttare al massimo lo spazio disponibile sulla carreggiata mantenendosi all’esterno della curva. In questo modo riusciremo a tracciare un angolo più ampio. “Nelle curve a sinistra, fare questo aumenta inoltre la visibilità in curva. Una volta effettuato l’ingresso in curva, sarà necessario poi procedere mantenendo come punto di riferimento il bordo interno della carreggiata, facendo attenzione a non uscire dalla linea di demarcazione. In questo caso il sistema Lane Assist sarà di grande supporto”.
Tenere entrambe le mani sul volante in maniera corretta. Immaginate le lancette di un orologio che segnano le ore 10 e 10 minuti: se osservate questa regola, correggere la traiettoria diventerà più facile. “Il segreto è sterzare progressivamente il volante, evitando movimenti bruschi e mantenendo la velocità costante” aggiunge Suárez.
Quando la sterzata è completata e le ruote della vettura sono nuovamente dritte, accelerare vi consentirà di uscire dalla curva in condizioni di massima stabilità, preparandovi correttamente per la successiva. “Qui, come in ogni fase della guida in curva, la premessa basilare è una guida dolce”.
Non resta a questo punto che scegliere i percorsi giusti su cui applicare questi consigli. Seat ne ha scelti sette.
1. Italia: la costiera amalfitana oltre ad essere uno dei posti più belli al mondo rappresenta un ottimo test per guidatori in erba. Soprattutto i 40 km che separano Vietri da Positano. Una mezzora di curve avvolti da un paesaggio unico
2. Spagna: la strada con più curve di tutto il Paese si trova sull’isola Gran Canaria. Si tratta della GC-200, che college le cittadine di Agaete e La Aldea. Un percorso spettacolare che, ovviamente, richiede una buona dose di attenzione per via delle sue 365 curve.
3. Portogallo: la N304, al nord del Paese, offre curve e tornanti circondati dalla vista mozzafiato del Parco Naturale di Alvão.
4. Francia: i 32 km della cosiddetta Col de Turini sono tappezzati da oltre 30 tornanti e soli 50 metri di rettilineo. Si tratta infatti di uno dei tratti più impegnativi del Rally di Monte Carlo.
5. Regno Unito: la B3135 che attraversa la spettacolare Gola di Cheddar verso Ashwick, nel Somerset, regala un’esperienza indimenticabile e un insieme di curve tortuose da non prendere sottogamba.
6. Austria: il rinomato Grossglockner nel Parco Nazionale di Hohe offre 48 km, 36 curve e una pendenza di 1.500 metri.
7. Romania: all’ombra del Conte Dracula tra i Monti Carpazi c’è la Transfagarasan, una delle strade più spettacolari del mondo. Offre 90 km di percorrenza tra curve e rettilinei. Fonte www.repubblica.it