ROMA – Lui si chiama Marius Lochner, si è laureato non troppo tempo fa in “Design dei Trasporti” presso la Staffordshire University, nel Regno Unito, e ora vive a due passi da Norimberga, in una cittadina che si chiama Höchstadt a.d.Aisch. E’ da qui che è partito il suo concept muvone, progetto che gli è valso il New Designers Ford Award: un prototipo di taxi a guida autonoma monoposto in grado di aiutare le persone, soprattutto quelle con mobilità ridotta, a spostarsi in modo sicuro e protetto rispettando anche il social distancing, visto che siamo in tempo di Covid. “L’emergenza attuale ha fortemente influenzato le nostre vite, cambiando il modo in cui le persone e le merci si muovono e creando una “nuova normalità” per tutti”, dice infatti Chris Hamilton, Chief Designer, Ford of Europe. “Questo nuovo approccio richiede necessariamente lo sviluppo di idee per app, feature, design e mobilità, in un momento in cui il veicolo diviene ancora di più uno spazio privato e la salute personale si percepisce come più importante che mai”. Ecco dunque la risposta: interni minimalisti con superfici piane e materiali facili da pulire, in modo che il veicolo possa essere comodamente sanificato tra un viaggio e l’altro, progettato per consentire una maggiore inclusione sociale in un momento in cui le persone disabili ne hanno più bisogno, e infine una accessibilità particolarmente semplice, che rende il muvone adatto agli anziani e alle persone che hanno difficoltà motorie.
Il premio fa parte del New Designers Awards, il concorso di design più importante del Regno Unito, e per il suo concept Marius Lochner ha ricevuto 1.000 sterline più un semestre di mentoring da Ernst Reim e Sonja Vandenberk, Chief Designer di Ford Europa. Dietro al muvone è arrivato un altro concept, HALO Project, un’idea per un’app di mapping che aiuta gli utenti a scegliere percorsi non in base al tragitto più veloce o più breve, ma in base alla sicurezza personale. Anche questa una bella idea, che sposta l’asse dei parametri frenetici a cui siamo abituati.
Fonte www.repubblica.it