avvocatoinprimafila il metodo apf

Condividere l’auto in sicurezza, i consigli di Jojob

ROMA – Un po’ per la cronica inefficienza dei mezzi pubblici e in parte anche per la paura delle maggiori possibilità di contagio da Covid-19, tutte le persone che non potranno muoversi a piedi o in bicicletta oppure ricorrere allo smart working, tenderanno a evitare l’utilizzo del trasporto pubblico, privilegiando l’uso dell’auto privata. Per limitare però l’inevitabile congestione del traffico è possibile, con le dovute accortezze e seguendo le normative emanate dal Governo, condividere l’auto anche con persone non conviventi facendo ricorso al carpooling, che, tra l’altro, permette un risparmio a livello economico e consente di ridurre le emissioni di CO2. Proprio per questo motivo Jojob, principale servizio in Italia che offre alle aziende uno strumento completo di welfare aziendale per la mobilità, ha realizzato un semplice vademecum con regole, consigli e accortezze che permettono di condividere l’auto con i colleghi in piena sicurezza. “Come Jojob siamo convinti che un valido aiuto in questo momento di crisi anche dal punto di vista della mobilità possa venire dal carpooling che, se organizzato con le dovute accortezze – ha sottolineato Gerard Albertengo, ceo di Jojob – costituisce una soluzione integrativa al trasporto pubblico, in grado di alleggerire la pressione su autobus, metropolitane e tram riducendo contemporaneamente il numero di auto in circolazione”.

Ecco di seguito riportati alcuni consigli messi a punto dagli specialisti del carpooling di Jojob:

1 – Secondo le linee guida del Governo è possibile viaggiare in auto con persone non conviventi. È necessario in questo caso rispettare le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: nella parte anteriore della vettura dovrà sedersi solo il guidatore, mentre per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori potranno accomodarsi al massimo due passeggeri. Su una cinque posti, dunque, si potrà viaggiare al massimo in 3 persone non conviventi. Jojob in questo caso consiglia comunque di limitare al minimo l’equipaggio (un conducente e un passeggero), proprio per abbassare il più possibile il rischio contagio. Per ottenere la maggior distanza possibile tra i due occupanti del veicolo, l’ideale sarebbe che il passeggero si collocasse nel sedile posteriore destro.

2 – È obbligatorio indossare la mascherina mentre si viaggia in auto con persone non conviventi, quindi anche con i propri colleghi.

3 – Meglio evitare di viaggiare con finestrini chiusi e contemporaneamente il riscaldamento o l’aria condizionata accesi. Preferibile invece lasciare aperti, quando possibile, tutti i finestrini. Altrimenti, quando si viaggia in due, la soluzione più efficace potrebbe essere – anche se controintuitiva – quella di abbassare non i finestrini più vicini a guidatore e passeggero, bensì quelli dal lato opposto: si crea in questo modo un flusso che fa sì che l’aria entri o esca lontano dal guidatore o dall’occupante della seconda fila.

4 – Soprattutto per chi condivide l’auto per la tratta casa-lavoro, Jojob consiglia di creare equipaggi stabili nel tempo, così da limitare il contatto sempre alle stesse persone. Meglio ancora se si tratta dei colleghi con cui si condivide l’ufficio.

5 – È bene mantenere le distanze di sicurezza non solo all’interno dell’abitacolo ma anche quando si sale e si scende dall’auto, ad esempio utilizzando sempre le portiere opposte. Evitare ovviamente strette di mano e qualunque tipo di contatto fisico.

6 – Sembrerà scontato ma è bene ribadirlo: evitare di mettersi in viaggio in auto con altre persone in presenza di sintomi o se si è sottoposti a misure di quarantena obbligatoria da parte delle Autorità sanitarie.

7 – Se si è soliti condividere l’auto con colleghi o non conviventi, può essere una buona abitudine non soltanto quella di avere sempre a portata di mano nel veicolo del gel igienizzante per le mani, ma anche di igienizzare con regolarità l’abitacolo, in particolare maniglie interne ed esterne delle portiere, volante, cambio, freno a mano, vari pulsanti, cinture di sicurezza. Si possono ad esempio utilizzare soluzioni detergenti a base di alcol, se possibile aiutandosi con nebulizzatori per spruzzare il prodotto in maniera più diffusa. Per gli interni ovviamente è bene valutare i prodotti più adatti a seconda del tipo di pelle o tessuto. Qualora fosse necessaria una sanificazione vera e propria, è invece opportuno rivolgersi a personale specializzato.

Insomma, anche se alcune indicazioni possono risultare banali è bene averle sempre presenti poiché soltanto osservando scrupolosamente tutte le indicazioni sanitarie utili alla prevenzione della diffusione della pandemia sarà possibile liberarsi presto dell’incubo coronavirus. (m.r.)

Fonte www.repubblica.it

Exit mobile version