Lo scorso 8 giugno il Parlamento UE ha approvato la proposta della Commissione Europea di bloccare la vendita di auto nuove a diesel o a benzina nel 2035.
È indubbio che la decisione di accelerare sulle proposte del Fit for 55%, di cui fa parte la suddetta proposta, sia frutto di una certa pressione che l’Unione si trova a sostenere, essendosi posta da tempo come capofila a livello mondiale della transizione ecologico-energetica.
Adesso l’obiettivo sarà, da una parte, quello di sostenere gli attuali produttori di auto a motore endotermico; dall’altra, quello di agevolare i consumatori, affinché vengano tutelati nel passaggio dalle auto diesel o a benzina a quelle elettriche. Al momento, sono poco più di 30.000 i punti di ricarica sparsi per tutto il territorio italiano. Tuttavia non sono sufficienti e scontano altre problematiche tra le quali una scarsa potenza dei punti di ricarica e una distribuzione geografica ineguale che privilegia il Nord Italia. Ci si aspetta dunque, anche grazie agli incentivi contenuti nel cosiddetto ecobonus, un aumento significativo dell’installazione di questo tipo di infrastrutture, soprattutto a livello privato.
È importante sottolineare come l’80% di tutte le operazioni di ricarica viene attualmente effettuato a casa o sul posto di lavoro. Come è naturale pensare, chi possiede un veicolo elettrico sceglierà di ricaricarlo nei luoghi dove trascorre la maggior parte del tempo. Ma se installare una stazione di ricarica nella casa di proprietà è un’operazione piuttosto semplice, lo stesso non si può sempre dire per chi vive in un condominio.
A questo proposito, Wallbox, azienda leader a livello globale nel settore delle ricariche per veicoli elettrici e di altri dispositivi per la gestione energetica, ha voluto dare il suo contributo stilando una pratica guida in 6 punti per abilitare la ricarica di veicoli elettrici all’interno del proprio condominio, così da facilitare le operazioni di installazione:
- La normativa da conoscere per installare una ricarica per veicoli elettrici in condominio
Per installare una ricarica per veicoli elettrici in condominio è utile distinguere tra due diverse ipotesi di scenario: che la colonnina venga installata in una parte privata del condominio oppure che venga collocata in una zona comune. In quest’ultimo caso, a differenza di ciò che avviene in molti altri Paesi Europei in cui è necessario esclusivamente informare i condomini, sarà indispensabile, vista la legge n.134 del 2012, rivolgersi all’amministratore di condominio, che convocherà l’assemblea condominiale. Durante la riunione dovrà essere presentata la domanda corredata da adeguato progetto e all’assemblea sarà richiesto di votare per raggiungere la maggioranza semplice di voti favorevoli. Ma è bene precisare come le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici potranno essere installate anche a seguito di parere negativo o di una non assunzione della richiesta da parte dell’assemblea, a patto che il condomino che decide di installare la ricarica si faccia carico dei costi di installazione della stessa. La redistribuzione delle spese all’interno del condominio verrà chiarita più approfonditamente al punto sei.
- Scegliere la soluzione di ricarica più adatta al proprio condominio
Quando si sceglie un caricatore è importante tener conto non solo della sua utilità attuale, ma anche di quella futura. Sarà quindi opportuno scegliere un caricatore che sappia soddisfare le esigenze attuali e quelle future dei condòmini e dei loro veicoli (tipo di connettore, potenza in uscita, ecc.). Sarà inoltre fondamentale verificare che il caricatore disponga di una certificazione di sicurezza, controllandone il grado di protezione. A questo proposito, Wallbox garantisce la certificazione di sicurezza per tutti i suoi prodotti e i relativi processi di installazione. In questo modo il conducente del veicolo elettrico non dovrà preoccuparsi dei requisiti legali e potrà godersi un’installazione facile, veloce e sicura.
- Nessuna autorizzazione da parte delle autorità locali
Per installare in condominio una ricarica per veicoli elettrici non sono richiesti permessi specifici: la loro installazione è infatti libera. Non serviranno dunque autorizzazioni particolari da parte del comune o da altre autorità locali. L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha però imposto un numero massimo di colonnine installabili nelle parti comuni di un condominio, che non può superare la totalità delle unità immobiliari presenti nello stesso.
- Nessun bisogno di energia elettrica aggiuntiva nell’edificio
Oggigiorno sono presenti sul mercato svariate opzioni di ricarica per veicoli elettrici, ma in poche possono dirsi smart come quelle commercializzate da Wallbox. Una soluzione di ricarica intelligente permette di bilanciare le fonti di energia presenti nel palazzo così che i caricatori stessi non necessitino di energia extra per alimentare il veicolo usufruendo pertanto dell’energia extra che l’edificio non utilizza.
- Calcolare i costi di acquisto e di installazione dei caricatori
Per l’installazione di un caricatore per veicoli elettrici nel proprio condominio è importante tenere conto di tutti i costi da sostenere oltre a quello per l’acquisto del caricatore di per sé. Ci sono infatti alcune variabili che vanno tenute in considerazione, come: l’intervento di un professionista qualificato durante il processo di installazione, la distanza che intercorre tra il caricabatterie e la fonte di energia elettrica, il tipo di caricatore e il diverso processo di installazione che ne deriva. Fortunatamente esistono attualmente delle agevolazioni, come il Superbonus 110%, in grado di facilitare l’adozione delle colonnine o altri interventi finalizzati all’efficienza energetica. Ci sono poi altre soluzioni, proposte dalle aziende produttrici stesse, che permettono di ammortizzare un po’ sul costo di installazione delle ricariche. Wallbox, per esempio, ha attualmente a disposizione un suo team di installatori qualificati che garantiscono un’ottima installazione del prodotto nonché la sua certificazione in linea con la normativa.
- Definire un sistema di pagamento intelligente per gli utenti
L’ultima questione riguarda la redistribuzione delle spese tra i condomini, sia quelle operative sia quelle del consumo di elettricità. Per quanto riguarda la prima voce, bisognerà innanzitutto valutare chi tra i condomini usufruirà della ricarica per veicoli elettrici, così da poter individuare subito chi partecipa alle spese per la sua installazione. Nel caso in cui si optasse per una soluzione di ricarica intelligente come quelle proposte da Wallbox, le spese relative al consumo di elettricità potranno essere calcolate collegando il caricatore all’applicazione MyWallbox, con cui ogni condomino potrà gestire comodamente le sue spese.