Quanti di voi hanno sognato almeno una volta di navigare per mari oppure mettersi alla guida di una moto d’acqua?
Essendo una piccola imbarcazione, si pensa che chiunque possa guidarla tranquillamente. Per guidare una moto d’acqua però occorre obbligatoriamente essere in possesso della patente nautica, a prescindere dalla cilindrata. L’obbligo è entrato in vigore a partire dal 15 settembre 2005.
Lo scooter d’acqua, o watercraft, è tutt’altro che un giocattolo. si tratta a tutti gli effetti di un natante da diporto di lunghezza inferiore a 4 metri, per cui è necessaria la patente nautica di categoria A.
Con la moto d’acqua non è consentito allontanarsi oltre un miglio dalla costa (1,6 km). È possibile cavalcare le onde solo nei percorsi autorizzati e adeguatamente segnalati dalle boe e indossando i dispositivi di sicurezza come la cintura di salvataggio. La moto deve obbligatoriamente avere un dispoditivo che assicuri l’arresto del motore in caso di caduta in acqua del guidatore.
Altri due appunti fondamentali, che dovrebbero essere dettati dal buonsenso sono di stare lontano dai bagnanti e di non avventurarsi mai in condizioni di mare agitato o scarsa visibilità. Potrebbero verificarsi spiacevoli incidenti.
Si ricorda inoltre che per la guida della moto d’acqua senza patente, sono previste sanzioni da 2.100 a 8.263 euro più l’ormeggio forzato per trenta giorni.