ROMA – Il perdurare della mancanza cronica della disponibilità dei semiconduttori sta avendo forti ripercussioni negative sulle vendite dei veicoli. Proprio per questo motivo le case automobilistiche sono state costrette a rivedere al ribasso le proprie stime di vendita annuali e per porre fine a questo stillicidio stanno correndo ai ripari. Così, il direttore operativo globale di Hyundai Motor ha dichiarato che la casa automobilistica sudcoreana vuole sviluppare propri chip per ridurre la dipendenza dalle catene di fornitura sempre più a corto dei preziosi elementi elettronici. La carenza a livello globale dei semiconduttori, ha preso il via dal forte incremento della richiesta di computer e altri prodotti elettronici durante la pandemia (smart working in primis), e ha portato alla sospensione di alcune linee di produzione dedicate al comparto automotive.
Anche la Hyundai ha dovuto interrompere momentaneamente la produzione presso alcuni suoi stabilimenti, ma Jose Munoz, coo globale della società, ha dichiarato che il peggio è passato, aggiungendo che Hyundai ha avuto i “mesi più difficili” ad agosto e settembre. L’industria dei chip sta reagendo molto, molto velocemente, ha spiegato Munoz, aggiungendo che Intel sta investendo ingenti fondi per espandere la propria capacità produttiva. “Ma anche nel nostro caso, vogliamo essere in grado di sviluppare i nostri chip all’interno del Gruppo – ha precisato coo di Hyundai Motor – Ci vogliono molti investimenti e tempo, ma è qualcosa su cui stiamo lavorando”. Munoz ha poi aggiunto che la società affiliata Hyundai Mobis ricoprirà un ruolo fondamentale nel piano di sviluppo interno di questa tecnologia. (maurilio rigo)
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