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Dal noleggio ai privati: una nuova vita per le auto elettriche usate

ROMA – Dal noleggio, al carsharing, alla vendita. Non si “butta” via niente. Soprattutto le raffinate e costosissime auto elettrificate. In ALD parte il nuovo piano strategico quinquennale “Move 2025”, per allungare il ciclo di vita dell’auto. Nello specifico parte l’ Ev “asset lifecycle”: per i privati potrebbe essere una reale soluzione per entrare in possesso di auto a zero emissioni senza spendere un occhio della testa. 
 
In Italia, come in tanti mercati, sarebbe una salvezza per svecchiare il parco circolante, più che altro perché i costi continuano essere proibitivi. Nei primi 9 mesi dell’anno, infatti, sono state le società di noleggio le vere protagoniste di questo segmento: hanno immatricolato 4 auto elettrificate su 10 e 2 auto alla spina su 5. Dati alla mano, un vero e proprio boom per queste nuove alimentazioni, riservato solo a chi può investire, nonostante la nota fase di contrazione del mercato, dovuta agli effetti diretti della pandemia: crisi del turismo estero, restrizioni alla mobilità cittadina e dunque del carsharing, l’incerto quadro economico che ha frenato la mobilità aziendale. Non è un caso, quindi, che contemporaneamente, le società abbiano elaborato nuove strategie per ammortizzare questi investimenti, da cui anche i privati potranno trarne vantaggio.  
 
“L’ultimo anno è stato molto duro ma abbiamo visto nuove opportunità di crescita per la compagnia estrapolando soluzioni molto attrattive per il mercato europeo – commenta Tim Albertsen, Amministratore Delegato -. ALD sta rafforzando il suo vantaggio competitivo per diventare un fornitore di mobilità sostenibile completamente integrato e leader globale nel suo settore”.  
 
Di cosa si tratta? Il piano Move 2025 è chiaro: “Crediamo che il futuro del remarketing sia multiciclo e multicanale”, dice John Saffrett, Vice CEO. Punteranno a noleggiare le BEV e le EV più a lungo possibile, gestendo poi la vendita del veicolo usato con la multicanalità della distribuzione. Dunque, noleggio del nuovo (ALD Flex, ALD Move, con un +15% dal 2019 al 2025 secondo previsioni) poi ancora noleggio di usato (che raggiungerà le 125.000 unità nel 2025), per poi far passare il modello elettrificato al carsharing.  Non finisce qui. Iniziato il run-out, la vettura non andrà a morire. La fase di remarketing aziendale prevede l’auto proposta all’automobilista privato, che tra 5 anni, maturo dei nuovi tempi e smaltita l’ansia da ricarica, potrà acquistare un usato elettrificato, garantito, e a buon prezzo, noleggiando a questa punto solo una nuova batteria. Secondo ALD il 30% delle unità totale verranno cedute al dettaglio entro il 2025. Il tutto in un processo che vedrà calare le emissioni medie di CO2 dei modelli del 40% (vs 2019), con una forte crescita e margine dell’azienda, riducendo al contempo il rischio di valore residuo. 
 
A tutto green, quindi. Per far questo, sul piatto un investimento sul digitale di 66 milioni di euro che in 5 anni aumenterà la flessibilità e la personalizzazione delle offerte, facendo leva oltre che sugli showrooms sulla piattaforma online già in 25 paesi. ALD, ormai in 50 angoli del globo, immagina così di espandere la sua presenza geografica anche in Asia. Obiettivo. Aumentare la portata dei clienti – aziende e privati – interessate all’elettrificazione, facendo crescere la società in modo efficiente in termini di costi. Una sfida in cui non è concesso perdere. Almeno a vedere le previsioni che parlano già di 2,3 milioni di contratti entro il 2025 (+45%) contro l’1,8 milioni nel 2019.  
 
 
  Fonte www.repubblica.it

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