ROMA – Con il boom delle vendite delle biciclette sono sempre di più gli utenti che utilizzano la bici come mezzo per i propri spostamenti. A supporto di questa schiera di nuovi pedalatori, soprattutto nel campo dell’intermodalità, da Torino arriva una buona notizia. Nella città della Mole, infatti, tra pochi giorni aprirà la prima ciclostazione, presso la storica stazione di Porta Nuova.
Ad annunciare l’imminente apertura è stata la sindaca Chiara Appendino: “E’ un progetto iniziato nel 2016 e a maggio aprirà. Finalmente Torino avanza in termini di “mobilità dolce” e mette a disposizione dei tanti ciclisti che abbiamo, in funzione anche intermodale, uno spazio per tenere in sicurezza le proprie biciclette”.
A disposizione degli utenti ci saranno 120 posti per tenere le biciclette al sicuro da furti e intemperie, un servizio utile che costerà 80 centesimi per tutto il giorno e che prevede anche la presenza di 14 postazioni equipaggiate per le ricarica delle bici elettriche.
“Si tratta di un progetto con risorse del Collegato Ambientale e di Grandi Stazioni che ci ha aiutato in questo percorso molto importante per la città – ha aggiunto l’assessore alla Mobilità, Maria Lapietra – Non è solo una ciclostazione, ma uno spazio recuperato in uno dei locali più storici e antichi di Porta Nuova e qui si potranno mettere le biciclette sia raso terra che in sopraelevata, ci saranno le postazioni per le biciclette elettriche, uno spazio per la ciclo officina”. Insomma un progetto innovativo che si propone di fare da apripista per la realizzazione di nuove strutture dello stesso tipo anche in altre città italiane a sostegno di una mobilità sempre più green.
“E’ un progetto importante per Ferrovie dello Stato, che crede nella mobilità sostenibile – ha sottolineato Silvio Gizzi, amministratore delegato di Grandi Stazioni – E’ un investimento di 350 mila euro e per una velostazione che avrà circa 120 posti bici, di cui 14 con ricarica elettrica. Il tutto potrà essere utilizzato attraverso una nostra applicazione per smartphone che consentirà all’utente di accedervi in modo veloce e facile”. (m.r.)
Fonte www.repubblica.it