ROMA – Negli ultimi 30 anni l’uso dell’alluminio per costruire automobili è aumentato a livello esponenziale. E da qui al 2026 ogni veicolo ne avrà in media 20 kg in più, passando dai 180 attuali a 200 kg. Sono questi i dati emersi al Forum Alluminio Italia Russia, evento online organizzato da Metef (la fiera dedicata all’alluminio) e dall’Associazione Alluminio Russia che ha visto imprenditori, associazioni e tecnici discutere del materiale green per eccellenza, l’alluminio, e dei suoi infiniti usi.
La principale caratteristica dell’alluminio, o per lo meno quella più apprezzata, è la leggerezza rispetto ad altri metalli. Per questo l’industria dell’auto continuerà a utilizzarlo sia nei motori benzina e diesel (che fra 10 anni secondo le previsioni andranno in soffitta) e sia negli ibridi. L’alleggerimento dei veicoli rappresenta infatti un punto fondamentale per riuscire a rispettare i nuovi più severi limiti di emissione di anidride carbonica. “Nel settore dell’automotive, l’alluminio ha rappresentato e rappresenta senz’altro il materiale del futuro”, spiega Riccardo Ferrario del Gruppo Idra, azienda bresciana specializzata nella costruzione di macchine di pressocolata che negli anni ha lavorato con le case automobilistiche più importanti, come Fiat, Chrysler e il gruppo VolksWagen.
“In Italia, secondo le stime più recenti, oltre il 40% di tutto l’alluminio impiegato (1,85 milioni di tonnellate nel 2020), è destinato al settore automotive. La sua crescita è legata a ragioni di leggerezza, resistenza strutturale, durabilità; inoltre questo metallo leggero è un campione di sostenibilità: l’alluminio è il materiale giusto per ridurre l’impronta di carbonio e per tutte le autovetture “full electric”. (f.p.)
Fonte www.repubblica.it