Le ultime pietre miliari del settore arrivano dalle sperimentazioni in Virginia, da parte di Qualcomm, Audi e American Tower Corporation, in collaborazione con il Dipartimento dei Trasporti della Virginia e il VirginiaTech Transportation Institute: hanno messo su strada Audi Q8 equipaggiate per le comunicazioni C-V2X che promettono di migliorare la sicurezza per gli utenti vulnerabili come gli operai in strada, i ciclisti, i pedoni, riducendo il numero di pericoli e di vittime. Come funziona? Le Q8, dotate dell’Audi Traffic Light Information – sistema che oggi funziona in 35 comuni e collega 15.000 incroci attraverso le comunicazioni cellulari LTE – nello specifico consigliano all’automobilista la velocità adatta per regolarsi nel traffico, non creare code, e raggiungere il semaforo al verde, mantenendo nel contempo uno stile di guida sostenibile. A sostegno del guidatore compaiono anche luci rosse e verdi, dimostrando in tempo reale – con tanto di conto alla rovescia – i secondi di attesa all’incrocio, o quelli rimasti per passare. Il merito? Come detto è del 5G C-V2X, in grado di leggere le “avvertenze” della zona.
Lo stesso procedimento avviene quando ci quando ci sono lavori in corso, argomento caldo negli USA dove ogni anno sono circa 36 mila le persone coinvolte in incidenti in corrispondenza di cantieri stradali: la media di un ferito ogni 14 minuti e un decesso ogni 15 ore. “L’implementazione del C-V2X sul Virginia Smart Road Corridor consente una nuova generazione di veicoli in grado di comunicare direttamente con le infrastrutture stradali e gli utenti vulnerabili della strada”, ha dichiarato Pom Malhotra, direttore di Connected Services, Audi of America. “La pietra miliare di oggi permetterà ad Audi di aumentare la fiducia del guidatore sulla strada, fornendo avvertimenti e in futuro intervenire autonomamente quando si percepisce una collisione imminente o anche una violazione delle regole del traffico”.
Qui la sperimentazione dimostra come il veicolo in avvicinamento al cantiere è in grado di indicare sul display frontale il simbolo di chiusura corsia, l’alert con il nuovo limite di velocità, con tanto di ammonimento a rallentare, se si viaggia al di sopra di tale limite. Non solo. Anche gli addetti alla manutenzione che si trovano sul tragitto ricevono un avviso, indossando un giubbotto catarifrangente abilitato C-V2X. In Virginia sono stati 50 i dispositivi infrastrutturali utilizzati a supporto del programma, prima di affermare che la vibrazione o l’avviso acustico nel giubbotto, secondo gli esperti, potrebbe essere anche applicato allo zaino di un bambino o al casco di un ciclista.
Il sistema una volta installato, del resto, potrebbe essere letto anche dalle app sulla navigazione, estendendo avvisi simili ad altri utenti vulnerabili: la comunicazione diretta C-V2X, infatti, è in grado di ridurre notevolmente la “latenza”, il che significa che tutto può avvenire molto più rapidamente rispetto alla comunicazione al cloud e alla condivisione delle informazioni ai veicoli (V2V). Inoltre, a lungo termine, il sistema C-V2X sarà in grado di condividere velocemente informazioni sempre più ricche (come gli interventi di controllo dello slittamento delle ruote o della stabilità, l’uso dei tergicristalli, gli eventi di frenata brusca). Non solo le automobili, dunque, sapranno cosa succede in corsia: qualsiasi pedone potrà sapere cosa sta accadendo a pochi metri di distanza, e magari riuscirsi a mettersi in salvo autonomamente.Fonte www.repubblica.it