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Elettriche show, ecco la nuova generazione di supercar veloci come una F1

ROMA – I tempi in cui si stupiva per i mille cavalli della Bugatti Veyron (correva l’anno 2005) sembrano appartenere al giurassico perché oggi, cavalleria, stazza e performance delle automobili elettriche di ultima generazione, sono sempre più spesso sostenute da numeri “monstre” mai registrati prima in cento e più anni di evoluzioni.

Le ragioni del salto quantico sono molteplici e riguardano in primis la necessità di “muovere” le monumentali masse scaturite dalla fonte energetica in quanto, come evidenziato dagli studi di settore, un powertrain con pacco batterie da 35.8 kWh e motore elettrico da 100kW, peserà in media il 125 percento in più di un propulsore a combustione interna con potenze simili. Il dato è generico e variabile a seconda di molti fattori ma è sufficiente passare in rassegna vetture del medesimo costruttore provenienti dallo stesso segmento (la Mini Cooper SE pesa 1360kg contro i 1200 della Cooper S, la EQA Mercedes supera le due tonnellate mentre la GLA si ferma a 1540kg e così via) per rendersi conto di un divario più o meno ampio ma sempre evidente. Di conseguenza, se nella sfera dei modelli emozionali o sportivi oppure incentrati sul piacere di un silenzioso Granturismo a elettrodi si vogliono garantire prestazioni allineate a status e prezzi (anch’essi roboanti), esagerare non è solo lecito ma praticamente necessario.

Rimac Nevera 

In tal senso la dimostrazione di forza più eclatante appartiene ai 1914 cavalli e 1741nm di coppia erogati dai quattro motori della Nevera; hypercar full-electric costruita da Rimac (azienda croata che ha recentemente rilevato quote della Bugatti) prodotta in 150 esemplari offerti a 1.7 milioni di euro, e capace di staccare un tempo inferiore agli 1,8 secondi nello 0-100 per poi raggiungere i 412km/h di velocità massima. Altrettanto straordinari – tanto più trattandosi di una lussuosa berlina – sono i numeri della Tesla Model S Plaid che attraverso i suoi 1020 cavalli e 1050nm di coppia, proietta i 2162.kg del modello da zero a cento orari in 1,9 secondi. La velocità massima (una volta rimosso il software limitatore) è dichiarata a 322 orari e dall’analisi di Massimo Ceraolo, professore di veicoli elettrici ed ibridi all’Università di Pisa, è emerso che la vettura di Elon Musk ha un output prestazionale superiore alle monoposto di Formula 1.

Tesla Model S Plaid 

Dagli specchietti retrovisori Model S Plaid – versione in grado di liquidare il quarto di miglio in 9,33 secondi – i 761 cavalli della Porsche Taycan Turbo S ed i 646 in dotazione all’Audi RS e-tron GT (con in più 830nm di coppia inviati alla trazione integrale per un tempo di 3,3 secondi nello 0-100) appaiono addirittura moderati quando invece, entrambe le GT tedesche sfoggiano potenze equiparabili alle super sportive specialistiche di Ferrari, McLaren e Lamborghini.

Ad aggiornare l’universo di superlativi, contribuirà presto la Lucid Air Dream Edition con i suoi 1080 cavalli collegati alla trazione integrale per 2 secondi netti previsti nello 0-100. Altro imminente arrivo dal pianeta over the top è la Lotus Evija; gioiello hi-tech da 130 esemplari e prezzi da 2.5 milioni di euro con 2.000 cavalli di potenza e 1640 kg di peso a farne la supercar a elettrodi più leggera in commercio, A contendere lo scettro della prestazione pura all’Evija, è in arrivo la giapponese Aspar Owl costruita da Manifattura Automobili Torino che seppur con 1900kg sulla bilancia, promette un tempo di 1,7 secondi nello 0-100 e performance ottimizzate attraverso principi aerodinamici ripresi dalla F1. Gli esemplari sono appena 50 ed il prezzo richiesto per ciascuno, arriva a 3 milioni di euro.

Tornando sulla terra è rilevante sottolineare come la maggior parte delle automobili di serie elettriche appartenenti al segmento premium (quindi Tesla Model 3, X ed S; Audi e-tron GT in versione RS e non; tutte le Porsche Taycan ma anche la Ford Mustang Mach-E) registrino tempi da zero a cento orari dai 4 secondi in giù mentre allo spettro opposto della filosofia costruttiva – e forse ancor più indicativo degli eccessi e dell’estremizzazioni numeriche legate allo sviluppo dei veicoli EV – emerge l’imponente fisionomia da quattro tonnellate (4000kg!) del GMC Hummer EV la cui commercializzazione è prevista per il 2023.

Fonte www.repubblica.it

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