ROMA – I successi ottenuti dell’Alfa Romeo vanno ben oltre il comparto automotive. Nella storia delle tecnologie e delle innovazioni sviluppate dalla casa del biscione ci sono pagine intense anche nella motonautica, sport in cui, dagli anni Trenta agli anni Ottanta, Alfa Romeo è stata tra i protagonisti assoluti. Sono stati infatti adattati all’uso in mare motori aeronautici e automobilistici, di serie e da competizione, derivati dalle leggendarie Alfette, Giulietta, Giulia Gta, Montreal, 2600 e altri ancora. Praticamente, tra record e titoli mondiali, europei e italiani nelle diverse classi, Alfa Romeo ha vinto sull’acqua quasi quanto in pista e su strada. Così, nell’anno del 110° anniversario del brand, il museo Alfa Romeo di Arese rende omaggio con la mostra intitolata “Cavalli Marini”. L’esposizione, visitabile nel rispetto delle norme per la prevenzione Covid-19, è in programma fino al 21 febbraio 2021, proponendo ai visitatori imbarcazioni e oggetti che raccontano l’“altra vita” della casa, dalle competizioni al trasporto pubblico, dai mezzi militari alle barche da diporto, fino ai motopescherecci utilizzati a cavallo della II° guerra mondiale. Da sole, 9 delle 10 imbarcazioni esposte (la decima è un esemplare da diporto) hanno collezionato nelle varie categorie ben 11 record del mondo, 6 campionati mondiali, 7 europei e 9 italiani, oltre a 5 medaglie d’oro del Coni. Riflettori puntati su Arno II°, monoscafo costruito dai cantieri Picchiotti di Viareggio nel 1946, appositamente restaurato, dopo 70 anni, per questa esposizione che all’epoca montava il motore della Alfetta 158. Un propulsore che, quando nel 1950 regalò ad Alfa Romeo il primo titolo di Formula 1 della storia, sull’acqua aveva già vinto tre campionati del mondo, un titolo italiano, aveva battuto il record mondiale di velocità e molto altro, con Achille Castoldi come pilota.
Quando nel 1952 Alfa Romeo si ritirò dalla F1, per il motore delle Alfette iniziò una nuova, straordinaria avventura testimoniata dal Laura 1°, che insieme a Moschettiere, Tamiri e Laura 3° (quest’ultimo con due propulsori Alfetta in linea) ha scritto pagine memorabili di sport accumulando vittorie in gara e record di velocità. Non mancano nemmeno altri esemplari dal palmarès impressionante come il Loustic 2, un entrobordo-racer della classe LV-1300 costruito dal cantiere Celli di Venezia e motorizzato con il motore 1300 della Giulietta AR530 che nel 1964 ottenne tre record mondiali di fondo delle 5, 10 e 15 miglia della sua classe. Oppure il Molinari-Alfa Romeo 2500 con lo scafo in lega d’alluminio aeronautico fatta dal reparto Elicotteri Agusta, unico esemplare esistente, che nel 1966 si aggiudicò il titolo mondiale. Senza dimenticare l’esemplare unico “Dalla Pietà – Alfa Romeo” che nella categoria Runabouts europei-Entrobordo sport vinse, tra il 1968 e il 1970, tre titoli europei e due italiani. Spazio poi al “Molivio – Alfa Romeo Gta” su cui correva Leopoldo Casanova, pilota e recordman degli entrobordo motorizzati Alfa Romeo Autodelta che dal 1968 al 1972 vinse un titolo europeo, 4 titoli italiani, e segnò per 4 volte il record del mondo di velocità in 3 classi. Altra meraviglia esposta è il “Celli” del 1970, il primo dei 4 racers 2500 motorizzati con il Montreal-Autodelta marino che era pilotato da Antonio Pietrobelli, vincitore per oltre dieci anni di titoli italiani, europei e mondiali di gare in circuito. La serie di motoscafi da corsa è completata da un racer costruito dai cantieri Lucini di Como per Franco Cantando, il Lucini-Alfa Romeo 2000 vincitore del record mondiale R3 nel 1974 e, l’anno successivo, campione del mondo.
Da segnalare infine, il “Popoli-Alfa Romeo”, motorizzato Tipo 33 portato a due litri e mezzo da Autodelta, e appartenente alla collezione del museo Alfa Romeo, con cui Leopoldo Casanova conquistò il record mondiale di velocità in classe Kc 500 Kg, tuttora imbattuto, alla media oraria di 225.145 Km/h. Per quanto riguarda le creazioni dei natanti in ambito turistico, la testimonianza è offerta da “Glauco”, un rarissimo monoscafo tradizionale da diporto Vidoli del 1932, motorizzato da un altrettanto raro motore 6C 1750, classico tipo di barca da turismo delle famiglie agiate dell’epoca, proveniente dalla collezione del museo Barca Lariana di Como. Infine, non mancano nemmeno le testimonianze di tante altre vittorie e sfide ma anche la storia dei vaporetti di Venezia motorizzati Alfa Romeo o dei famigerati “barchini esplosivi” della Seconda guerra mondiale, raccontati attraverso esemplari unici di modellini in scala, immagini storiche e una ricca raccolta di oggetti e documenti. La mostra “Cavalli Marini”, che si avvale della partecipazione di alcune fra le più importanti collezioni a livello internazionale e del Museo Barca Lariana, con il patrocinio della Federazione italiana motonautica del Coni, sarà visitabile nei giorni e orari di apertura del museo Alfa Romeo (sabato e domenica dalle 10 alle 18), ed è inclusa nel biglietto di ingresso. (m.r.) Fonte www.repubblica.it