BOLOGNA – I cinesi e gli americani entrano in forze nella Motor Valley: il colosso FAW (44 miliardi di utili) e la Silk EV (società specializzata nell’ingegneria e nel design di auto) hanno appena messo nero su bianco un impegno per produrre insieme auto di alta gamma full electric e plug-in in Emilia-Romagna. Una joint venture importante, che prevede (per ora…) un investimento da oltre 1 miliardo di euro e il coinvolgimento diretto di Walter De Silva che avrà il compito di guidare lo stile di tutte le future supercar green del gruppo.
Lo storico annuncio è arrivato con l’incontro (solita video conferenza, i tempi sono quelli che sono) fra Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, il presidente di FAW, Xu Liuping, e il presidente di Silk EV, Jonathan Krane. Con loro Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, i dirigenti di Silk EV e FAW, e diverse autorità cinesi, fra le quali il governatore della Provincia di Jilin, Jing Junhai, e Wang Kai, membro del Comitato del Partito centrale e segretario del Comitato comunale del Partito di Changchun. Per ora, però ancora non si sa dove nascerà in Emilia-Romagna il nuovo polo motoristico all’interno del territorio della Motor Valley. Che non produrrà solo auto, ma sarà anche un futuristico centro di innovazione.
Insomma un nuovo colpo per la Motor Valley, un distretto industriale che già oggi conta 16.500 aziende e oltre 90mila addetti del settore motori, con 16 miliardi di fatturato annuo e un export di 7 miliardi. Qui hanno radici e sede marchi noti in tutto il mondo: Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati, Pagani e Toro Rosso.
“Siamo di fronte a un progetto di straordinaria portata- afferma il presidente Bonaccini-. Il fatto che la scelta sia caduta sulla nostra Motor Valley, la sola a livello mondiale, ci riempie d’orgoglio e premia gli investimenti che abbiamo fatto in ogni ambito, puntando sulla qualità: le reti dell’alta formazione e dell’alta tecnologia che vedono insieme università e imprese, i saperi e le professionalità che qui si possono trovare, ricerca e sviluppo, la logistica, la qualità della vita stessa, così come la capacità di risposta e di fare sistema di istituzioni ed enti locali. Un progetto che si inserisce perfettamente nel Green New Deal cui guarda l’Europa, che ha nella motorizzazione ibrida, elettrica e in prospettiva all’idrogeno, una delle proprie priorità. Uno sviluppo sostenibile verso il quale anche la nostra filiera dell’automotive ha deciso di andare. Come Regione abbiamo fatto nascere la Motorvehicle University of Emilia-Romagna (Muner), l’università internazionale dell’automotive che vede insieme le quattro università regionali e i marchi motoristici di questa terra noti in tutto il mondo, capace di chiamare ogni anno in Emilia-Romagna giovani studenti da ogni Paese, con diversi corsi di laurea internazionali, alcuni dedicati proprio allo sviluppo di motori ecologici. L’Emilia-Romagna– conclude Bonaccini- si pone una volta di più come un modello globale di sviluppo e di cooperazione: per la cooperazione internazionale fra le menti migliori, per le competenze e abilità coinvolte, in stretto rapporto con il sistema dell’istruzione della formazione e della ricerca. Occupazione di qualità, prodotti ad alto valore aggiunto e sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi che ci siamo dati con tutte le parti sociali nel nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima. Questa è la strada che vogliamo percorrere insieme per uscire dalla crisi e ripartire più forti di prima, per riprogettare il nostro futuro economico e sociale”.
A commento della partnership siglata oggi, Xu Liuping, Chairman e Party Secretary di FAW, spiega come che “nell’ambito dell’iniziativa Belt & Road, questa joint venture rappresenta un traguardo importante per l’industria automobilistica cinese, italiana e mondiale. Per FAW è un’occasione unica per posizionare con ancora maggior forza il marchio quale eccellenza automobilistica nella provincia di Jilin, culla dell’industria automobilistica cinese, e per avvicinarci alla Motor Valley italiana, ecosistema integrato e ingegnerizzato a livello globale, rinomato per il suo patrimonio automobilistico di auto di lusso e da corsa, nonché un’opportunità per diventare il nuovo punto di riferimento nel segmento delle auto sportive elettriche”.
Fonte www.repubblica.it