ROMA – La guida in stato di ebbrezza rappresenta un grave problema per la sicurezza stradale in tutto il mondo. Fino a oggi le varie campagne di prevenzione non sono riuscite a ottenere l’effetto desiderato e nemmeno multe salatissime e ritiro della patente sembrano essere in grado di arginare questo pericolosissimo vizio.
Adesso, visto che con le “buone maniere” non si riesce a dissuadere i bevitori incalliti, ecco che negli Stati Uniti viene richiesta a furor di popolo una tecnologia obbligatoria per prevenire la guida in stato di ebbrezza nei nuovi veicoli entro il 2026. Una misura che di fatto permetterebbe all’America di superare l’Unione europea per quanto riguarda i requisiti per la tecnologia in auto capace di tagliere drasticamente il fenomeno della guida in stato di ebbrezza.
D’altronde, il pacchetto infrastrutturale del presidente Joe Biden, con approvazione bipartisan del Congresso, contiene uno specifico obbligo per i produttori di automobili che dovranno montare sistemi di monitoraggio sui nuovi veicoli in grado di bloccare i conducenti ubriachi prima che possano partire al volante di un veicolo. Attualmente la tecnologia da utilizzare deve essere ancora specificata e sono allo studio diversi sistemi che non richiedono nessuna azione da parte del conducente come, ad esempio, la presenza di sensori a infrarossi da posizionare sul volante o sul pulsante di accensione.
Un intervento che si è reso necessario poiché si stima che un terzo dei decessi avvenuti a causa di incidenti stradali negli Stati Uniti sia dovuto proprio alla guida in stato di ebbrezza, mentre nell’Unione europea, la cifra è stimata intorno al 25%. E sempre in ambito Ue, tutti i nuovi veicoli devono essere progettati per consentire una connessione standardizzata a un dispositivo di blocco alcolico entro il prossimo luglio ma oltre alla predisposizione non si va poiché l’interlock viene effettivamente installato soltanto in alcuni Paesi quando è richiesto da un tribunale, o quando un operatore della flotta decide di installare tali dispositivi autonomamente. Inoltre, in alcuni Paesi è richiesta la presenza dei dispositivi di blocco in caso di rilevazione di un tasso alcolemico non consentito solo su alcune categorie di veicoli, come gli autobus e i pullman.
Ecco quindi che la misura statunitense per i nuovi veicoli sembra essere molto più estesa, poiché la tecnologia interlock dovrebbe essere installata e attiva su tutte le auto nuove. Un provvedimento la cui applicazione è auspicata anche nel Vecchio Continente dall’ European transport safety council secondo cui ben cinquemila morti sarebbero state evitate nell’Ue nel 2018, se tutti i conducenti fossero stati sobri. (maurilio rigo)
Fonte www.repubblica.it