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I giovani e l’auto: solo un “under 25” su 8 ne possiede una

ROMA – I giovani sono sempre meno interessati all’auto. E’ questo il dato eclatante che spicca nell’ultima edizione di “Autoritratto 2020”, la pubblicazione statistica a cura dell’Aci, che fotografa il parco veicolare di regioni, province e comuni al 31 dicembre 2020. Lo studio sottolinea come soltanto un “under 25” su otto (12,2%), possieda un’auto. Nel 2011, il rapporto era di 1 a 5 (20,8%), praticamente in dieci anni la percentuale si è quasi dimezzata (-41,3%).

I motivi di questo calo d’interesse verso l’auto di proprietà, secondo l’Aci, devono essere ricercati nei costi di gestione (260 euro al mese la spesa media per l’auto nel 2020), nell’espansione di nuove forme di mobilità, come le minicar e dal dilagare delle varie formule di condivisione per auto, bici e monopattini elettrici. Di parere completamente diverso sono le fasce dei proprietari di auto “over 50” che tra il 2011 e il 2020 hanno registrato un incremento del 7,6% (età 51-60), del 20,2% (età 61-70), mentre tra gli “over 70” la crescita è stata addirittura del 38,3%. Impietosa la situazione del parco circolante italiano, che si conferma il più vecchio in Europa, con 3 milioni e 800 mila auto (il 9,6% del totale) immatricolate prima del 1993, in maggioranza Euro 0 con almeno 28 anni di “onorata carriera”. Nella classifica per regioni la diffusione di vecchie auto è maggiore in Campania (18,1%), Calabria (15,7%) e Sicilia (14,1%), mentre le più recenti si trovano in Trentino Alto Adige (2,9%), Valle D’Aosta (3,1%, grazie all’alta percentuale di auto a noleggio) e Veneto (6%).

Male anche per quanto riguarda la diffusione dei modelli ecologici: a Gpl sono 2.678.656 (6,7% del parco auto), a metano 978.832 (2,5%), ibride 542.728 (1,4%), elettriche 53.579 (0,1%), che tutte insieme, arrivano al 10,7% del parco circolante (9,8% nel 2019). In questo contesto le regioni più virtuose in valori percentuali, rispetto al totale del circolante, sono Marche ed Emilia Romagna seguite da Umbria e Veneto, mentre quelle meno “green” risultano Valle D’Aosta e Sardegna. In termini assoluti, invece, l’Emilia Romagna, con quasi seicentomila unità, risulta essere la regione con il più alto numero di auto ecologiche seguita da Lombardia e Campania. Infine, spicca il dato relativo (in valori assoluti, rappresentano solo lo 0,1% del parco circolante) all’aumento delle auto ad alimentazione elettrica (elettriche, ibrido benzina, ibrido diesel): in media la crescita tra il 2019 e il 2020 sfiora il 67%, con punte del 170% in Valle D’Aosta (dove risultano iscritte molte auto a noleggio e dove sono sedi legali di grandi società) e del 139% in Basilicata. Sul sito web dell’Automobile club d’Italia sono disponibili tutti i dati dettagliati di “Autoritratto 2020”. (m.r.)

Fonte www.repubblica.it

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