Secondo la ricerca insomma aumenta la voglia di vetture green e gli storici problemi – prezzo elevato dei modelli, perplessità sull’autonomia (per l’elettrico), incertezza sul luogo in cui ricaricarla (per l’elettrico) – sembrano svanire nel nulla. Ma c’è ancora molta ignoranza in materia: solo il 32% conferma di aver guidato almeno una volta un’auto ibrida e il 23% è stato al volante di un’elettrica. Tra i punti di forza dell’esperienza su vetture elettrificate, gli automobilisti indicano la silenziosità (segnalata dal 44% dei rispondenti), la guida rilassata (27%) e i bassi consumi (17%).
Non solo: sempre secondo Areté – oltre il 50% degli italiani conosce poco o per nulla le caratteristiche dei motori full/mild/plug-in hybrid. Proprio a causa della scarsa consapevolezza di queste alimentazioni, 9 potenziali acquirenti su 10 ritengono il test drive di prova determinante per maturare la decisione di acquisto e per farlo sono pronti a recarsi in concessionaria (88%) o ad attendere presso il proprio domicilio (12%).
“Altro capitolo – concludono i ricercatori – riguarda le modalità di acquisto delle vetture elettriche, per le quali si accentua la tendenza a seguire canali meno tradizionali che consentono di superare diverse potenziali criticità connesse alla gestione della vettura (ad esempio manutenzione e rivendita dell’usato): oltre la metà si dice pronto a richiedere un finanziamento, il 6% ad attivare un contratto di leasing e ben il 15% intende servirsi delle crescenti soluzioni offerte dalle società di noleggio. L’auto a nolo mette al sicuro l’automobilista da possibili problemi dovuti al cambio di paradigma e gli consente di evitare significativi immobilizzi di capitale”.
“I dati della nostra survey”, sottolinea Massimo Ghenzer – Presidente di Areté, “evidenziano un mercato pronto alla svolta ibrido-elettrica, anche se la conoscenza delle varie tipologie di vetture ibride resta bassa. Il dato interessante riguarda l’aspetto economico: i potenziali acquirenti, stando ai nostri dati, sarebbero disposti a pagarle fino al 10% in più rispetto all’acquisto di una vettura dotata di motore termico tradizionale. Per promuovere in modo efficace la loro diffusione nel nostro parco circolante sarà necessario rivedere e ampliare in modo sostanzioso le politiche di incentivo per questi veicoli”.
Fonte www.repubblica.it