avvocatoinprimafila il metodo apf

Il caso incentivi, nessun rinnovo nonostante successo e convenienza

ROMA – I numeri spesso si prestano a tante interpretazioni. Per non dire speculazioni. Alcuni però sono inequivocabili. Come quelli relativi agli incentivi del settore auto che il governo, qualche mese fa, ha varato per sostenere il mercato dell’auto in profonda crisi e nello stesso tempo favorire il passaggio verso la mobilità green, soprattutto elettrica. Naturalmente legata a questi incentivi c’è la rottamazione. In pratica, giusto per semplificare, se qualcuno si vuole disfare di una vettura con un certo numero di anni, lo Stato “lo aiuta” a comprarne una nuova che inquina molto meno, o addirittura zero. Incentivi sostanziosi, divisi per fasce di emissioni: i più cospicui per le elettriche poi a scalare per le ibride e via via tutte le altre fino alla cosiddetta “fascia 4” di cui fanno parte le auto con emissioni comprese tra 61 e 110 g/km di CO2, ovvero ampiamente le più numerosa.
Ora gli stanziamenti per questa fascia sono finiti in poco più di un mese e, almeno al momento, non c’è nessuna intenzione da parte del governo di rinnovarli in nessun modo. E tutto questo nonostante i risultati clamorosi. Numeri che come dicevamo, sono inequivocabili. Li svela l’Unrae, l’associazione dei costruttori estere in Italia: “Si tratta di un quadro che avevamo preannunciato – afferma il direttore generale Andrea Cardinali – dove stenta a decollare anche la transizione energetica, perché nonostante l’Ecobonus, la fascia di emissioni 0-60 g/Km di CO2 è ancora ferma al 3% del mercato, con scarsi benefici ambientali, economici e fiscali. In questo contesto i dati resi pubblici dal Mise e Invitalia sono eloquenti: da luglio a ottobre 2020 in soli quattro mesi, grazie agli incentivi ‘allargati’, sono state rottamate circa 125.000 vetture, mentre nei 15 mesi precedenti, con gli incentivi limitati alla fascia 0-60 g/Km, le rottamazioni sono state appena 7.000. Senza la spinta alla rottamazione, che stimiamo abbia interessato il 70% delle auto incentivate nella fascia 61-110 g/Km, non solo avremmo avuto un minore introito Iva per lo Stato, ma non saremmo riusciti a liberare le nostre strade da decine di migliaia di auto inquinanti e poco sicure”.
Ora la domanda, semplice, banale, è una soltanto: perché non vengono rinnovati?

Fonte www.repubblica.it

Exit mobile version