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Il futuro dei costruttori di automobili e i confini da superare

ROMA – Quali confini deve superare un costruttore di auto per dare valore aggiunto ai propri clienti nel futuro?’. E’ la domanda che Fca con il team e-Mobility ha deciso di porre a Visionary days, evento dedicato ai ‘visionari’ under 35 di tutta Italia, per trovare risposte al domani. Una maratona di brainstorming collettivo che ha visto all’opera 2.500 ragazzi e le loro idee a confronto sul tema di quest’anno: “Quali confini nel nuovo mondo”. All’evento, che si è svolto in forma digitale, sono intervenuti per Fca, Costantino Fassino (Business development manager) e Francesco Bianchi (program manager e-Mobility), che hanno raccontato come un costruttore di auto possa immaginare di estendere i confini automotive finora conosciuti.
Dopo aver illustrato i mega trend globali e industriali, i due manager hanno raccontato come l’azienda ha reagito alle sfide mondiali abbracciando il cambiamento verso una mobilità più sostenibile con la strategia di elettrificazione del portafoglio prodotti, proprio con il programma l’e-Mobility by Fca. In collegamento dalle Ogr di Torino, Fassino e Bianchi sul palco con due Nuove Fiat 500 elettriche hanno portato un esempio pratico degli innovativi progetti in via di sviluppo: il Vehicle-to-Home (V2H). Si tratta di un sistema che ha mostrato come l’energia consumata durante l’intero evento sia stata prodotta proprio dai due veicoli che fungevano da batterie.
Lo scenario della mobilità sta cambiando rapidamente. I veicoli elettrici guadagnano quote di mercato nelle vendite. Entro il 2025 secondo le previsioni a livello mondiale un veicolo su tre sarà elettrico o elettrificato e si arriverà a oltre il 50% entro il 2030. Di pari passo con la diffusione di veicoli puramente elettrici e ibridi plug-in, cresceranno anche i consumi energetici, con picchi concentrati in determinati orari. Per incentivare una mobilità sempre più sostenibile, dunque, è fondamentale ripensare sia il modo in cui l’energia elettrica viene prodotta puntando a fonti rinnovabili, sia come distribuirla e come bilanciare la domanda e la produzione in tempo reale, per non creare scompensi nella rete. “Essere un costruttore di automobili – ha spiegato Fassino – è da sempre una grande sfida, ma in questo particolare momento storico lo è ancora di più. Occorrono, oltre a coraggio e determinazione, visione sul futuro e flessibilità nel ripensarsi, nel passare dall’essere produttori di auto a veri e proprio fornitori di mobilità sostenibile”.
“Per raggiungere questo obiettivo e offrire una risposta concreta – ha aggiunto Bianchi – bisogna proporre alle persone un ecosistema, un insieme di servizi rispettoso dell’ambiente ma anche competitivo dal punto di vista economico, che faciliti la vita a chi usa le vetture elettriche. Un vero e proprio sistema di servizi, soluzioni fisiche e digitali per rendere facile l’esperienza di guida a zero emissioni che abbiamo messo in piedi con partner strategici”. L’obiettivo è supportare l’automobilista in tutti gli aspetti che riguardano l’elettrico, da quando è alla guida a quando il veicolo è fermo.
 

Fonte www.repubblica.it

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