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Il noleggio guida la riscossa dell’elettrico

ROMA – E’ un vero e proprio boom quello delle auto elettrificate nel settore del noleggio. Secondo l’analisi dell’Aniasa, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, il comparto rappresenta il principale acquirente di vetture elettrificate in Italia e nei primi nove mesi dell’anno quasi due auto elettrificate su cinque sono state acquistate da società di noleggio. Secondo l’Associazione però, per accelerare il rinnovo del parco circolante nazionale (uno dei più vetusti del Vecchio Continente), servono misure di incentivo all’acquisto dei veicoli usati di ultima generazione, in grado di raggiungere le fasce di popolazione che non riescono a comprare una vettura nuova. Entrando nel dettaglio, nei primi nove mesi del 2020 le società di noleggio (lungo e breve termine e car sharing) hanno immatricolato 5.229 vetture ibride plug-in (+225% rispetto allo stesso periodo del 2019) e 6.132 elettriche (+125%).
Un netto incremento per queste nuove alimentazioni, pur in una fase di forte contrazione del mercato del noleggio, dovuta agli effetti diretti prodotti dalla pandemia, ovvero la crisi del turismo, le restrizioni alla mobilità che hanno avuto drastiche ripercussioni sull’auto condivisa e l’incerto quadro economico che ha frenato la mobilità aziendale. In ogni caso il noleggio si conferma quindi protagonista di spicco degli acquisti di vetture elettrificate con una quota di immatricolazioni che sale al 42%  per le ibride plug-in e al 35% delle elettriche. All’atto pratico, questo significa che quasi quattro auto elettrificate su dieci vendute in Italia sono immatricolate da operatori del comparto del noleggio. Una percentuale, secondo l’Aniasa, che ha ancora ampi margini di crescita, in relazione al fatto che queste vetture rappresentano oggi il 5,2% del totale immatricolato a noleggio, percentuale che lo scorso anno era pari all’1% e che nel restante mercato automotive è ferma al 2,4%. Numeri a cui si aggiungono le 22.287 unità ibride elettriche (Hev) immatricolate sempre dagli operatori del renting nei primi nove mesi del 2020, in crescita del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
 
“Il noleggio conferma, pur in una fase economica di forte criticità, la carica innovativa e il ruolo di volano per la diffusione delle vetture elettrificate nel nostro Paese. La svolta elettrica non può che passare da una più ampia diffusione della mobilità pay-per-use – ha dichiarato Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa – Le risorse del Recovery Fund costituiscono un’opportunità irripetibile per rendere la mobilità italiana più sostenibile, condivisa e sicura, accelerando la transizione dalla proprietà all’uso dell’auto e il rinnovo del nostro ormai datato parco circolante. Il noleggio costituisce un elemento strategico dell’economia circolare, grazie a una flotta composta oggi da veicoli tutti di ultima generazione e alla capacità di immettere ogni anno sul mercato dell’usato veicoli (a fine noleggio) sicuri e a basse emissioni, in grado di sostituire quelli più inquinanti”.
“Per accelerare la transizione verso un parco veicoli più sostenibile e sicuro – ha aggiunto Archiapatti – abbiamo chiesto all’Esecutivo di estendere l’ecobonus (oggi previsto solo per limitate fasce di veicoli) alle vetture usate elettriche, ibride e con standard di emissioni Euro6. Per venire incontro alle esigenze di cassa del Governo, il bonus potrebbe essere erogato tramite credito d’imposta o mediante esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche (Ipt e tassa automobilistica regionale) e avrebbe il pregio di accelerare il processo di acquisto di vetture a basso impatto ambientale per le diverse fasce di utilizzo (ciclo cittadino o lunghe percorrenze), raggiungere classi sociali con minore capacità di spesa (quelle spesso in possesso di veicoli più inquinanti e che senza supporto non cambierebbero la propria auto), supportare le imprese nel ricollocare sul mercato dell’usato i prodotti a fine noleggio, evitando di bloccare il meccanismo virtuoso innescato”. (m.r.) Fonte www.repubblica.it

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