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Il taxi-robot nelle vie di Shanghai

 

BERLINO – Il futuro cammina in strada tra noi. Almeno a Shanghai, la modernissima capitale economica cinese con 25 milioni di abitanti. Là debutta in via sperimentale, ma con piani e prospettive di impiego di massa, il taxi-robot. Grazie alle tecnologie di eccellenza svedese, o per essere piú precisi di Volvo, il cui azionista di riferimento è il car maker cinese Geely. Nelle vie della metropoli della Repubblica popolare è in servizio una Volvo fiammante, speciale, completamente robotizzata e controllabile a distanza, e per sicurezza assoluta contro ogni tipo di incidente o imprevisto ha un radar sul tetto.
E´ un piano ambizioso. Per chi ha proprietà decide e dispone del potere o dei favori del potere il robotaxi Volvo di Shanghai è un momento della sfida con gli Usa di Donald Trump per la supremazia anche economica e tecnologica del futuro. Il progetto cui partecipano passeggeri volontari è stato varato da DiDi Chuxing, l´azienda che è l´equivalente di Uber in Cina. Alle spalle ha il colosso AutoX, appoggiato a sua volta dal gigante internettiano della Repubblica popolare, Alibaba. Il numero uno di AutoX, Xiao Jianxiong, ha dichiarato all´agenzia di stampa francese Agence France Presse di contare di riuscire a offrire il servizio a tutti i potenziali utenti di Shanghai entro la fine dell´anno e in due o tre anni in altre metropoli cinesi. E Volvo e l´azionista di riferimento cinese Geely non si sono lasciati sfuggire l´occasione: hanno subito approntato prototipi totalmente pronti all´uso.
Chi usa il robotaxi sperimentale Volvo di Shanghai al momento vede ancora una persona seduta al posto di guida. Ma si tratta solo di un tecnico che tace sorveglia e collauda il funzionamento perfetto del dispositivo. La Volvo robotaxi parla anche, nella lingua che il passeggero sceglie, ascolta e registra la destinazione richiesta, e fornisce al passeggero ogni informazione. Esempio, importante in tempi di Covid: “Non si preoccupi, la vettura è perfettamente disinfettata, prima e dopo ogni corsa”. Oppure: “scelgo l´itinerario dove prevedo meno traffico”, “attenzione ora devo frenare, qui vicino c´è un passaggio pedonale, piú avanti una scuola, frenerò di nuovo dopo altri 5 minuti di viaggio perchè passeremo accanto a un asilo infantile”.
Agli imprevisti, come ostacoli, temporali, veicoli che ti tagliano la strada o incidenti che avvengono improvvisamente davanti al robotaxi Volvo, ci pensa l´intelligenza artificiale made in Sweden, anche con frenate e sterzate improvvise e se necessario violente, dopo le quali la voce del robotaxi si scusa. Un solo problema, scherzano a Volvo e ai piani alti delle aziende cinesi coinvolte. Può dare piccoli grattacapi al passeggero a fine corsa: come diavolo si potrebbe ringraziare un robotaxi dandogli una mancia, un grazie supplementare alla tariffa segnata dal tassametro dopo aver effettuato il pagamento elettronico della corsa? A questo svedesi e cinesi non hanno ancora pensato. Ma sul tema hanno mentalità diverse: i cinesi adorano le mance, in Svezia e negli altri paesi della Comunità nordica la mancia viene spesso rifiutata, è quasi considerata un´offesa da chi se la vede offrire.

 

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