ROMA – Eticamente è una rivoluzione vera. “I guardiani dell’industria automobilistica hanno escluso le donne, e praticamente chiunque non sia un uomo bianco etero, per troppo tempo. Lynk & Co si impegna a cambiare questa situazione. Come possiamo creare soluzioni che funzionano per tutti, se non abbiamo tutti al tavolo? “. A parlare è Alain Visser, Ceo di Lynk & Co, nuovo marchio di mobilità cino-svedese, parte del gruppo Geely che è sbarcato ad Amsterdam e Göteborg, e prossimamente sarà anche a Milano. Lynk & Co è stata fondata come un’alternativa ai tradizionali brand automobilistici: l’azienda si dedica alla creazione di una società più equa, progressiva e sostenibile, pronta a proporre soluzioni di mobilità per “tutti”.“Siamo partiti dall’idea che la mobilità può essere migliorata. Per questo con le nostre membership avere un’auto non è una questione di tutto o niente ed è persino possibile condividerne una con familiari e amici”. Recita il sito. Da qui il focus: la qualità e l’accessibilità, a partire dalla gender equality.
“L’uguaglianza sul posto di lavoro non dovrebbe essere solo un obiettivo o un traguardo – commenta Telma Negreiros, vicepresidente e resposansabile comunicazione Europa – piuttosto quello che abbiamo scoperto è che è assolutamente fondamentale per la crescita e la produttività di un’azienda: un numero enorme di persone di talento viene ancora escluso e discriminato sulla base di fattori come il genere quando team diversi sono legati a una maggiore redditività”.
L’industria automobilistica si sta adattando alla società in evoluzione ma troppo piano, secondo una nuova ricerca fatta da Lynk & Co e Statista, analisti di dati di mercato e dei consumatori: hanno confrontato i rapporti di genere di alcuni dei principali produttori automobilistici del mondo. Risultato: l’automotive continua ad avere grandi disparità di genere. In media, i marchi automobilistici possono vantare la presenza di solo il 15% di donne (dal 30% al 2%). Per quanto riguarda il management, si fermano all’11% nei team di gestione e del 18% consigli di direzione.
Lynk & Co ha 45% degli assunti donne. Il 33% dei team di gestione è al femminile e c’è una divisione pari al 50% nel consiglio di amministrazione. Rispetto agli obiettivi di mobilità, Lynk & Co si sta impegnando a raggiungere una divisione di genere 50/50 in tutta l’azienda entro la fine del 2021. “Anche noi non siamo perfetti, ma ci impegnamo ad avere una totale parità tra i generi in tutta la nostra forza lavoro entro la fine del 2023”.
Le proposte per gli automobilisti al momento sono due: entrare nel club con l’affitto mensile di un’auto (“senza seccature”) oppure acquistare (online) la vettura con una caparra inziale di 500 euro. Niente di più semplice pare, a partire dalla gamma proposta. Il modello è uno. Un suv cittadino. Si chiama 01 e si può scegliere full hybrid (36.000 euro) o plug-in (40.700) blu o nero.
Fonte www.repubblica.it