Il mercato delle auto nel 2021 ha subito un forte arresto, con un calo delle immatricolazioni
del 23% rispetto al 2019 (ultimo anno non impattato dal Covid), che si concretizza in circa 400mila auto in meno vendute.
In questo contesto, uno dei pochi segmenti ad aver registrato un andamento positivo, in parte grazie agli incentivi statali, è quello delle elettrificate (elettriche pure, ibride ed ibride plug-in). Come si vede nella Tabella 1, il peso delle elettrificate sulle immatricolazioni è passato dal 3,5% del 2017 al 38,3% del 2021. Considerando le singole categorie, si nota che le ibride elettriche rappresentano la quota principale (29%), ma sono in crescita anche le plug-in (4,7%) e le elettriche pure (4,6%).
I dati sulle immatricolazioni di auto elettrificate sono incoraggianti, ma la strada è ancora lunga se si considera
l’obiettivo che l’Europa si è posta con il Green Deal, ossia quello di raggiungere la neutralità climatica entro il
2050. Questo obiettivo sarà raggiungibile solo attraverso una rivoluzione del sistema dei trasporti, che ad oggi è causa del 25% delle emissioni di gas serra. A tal proposito, una delle proposte dell’Unione è stata quella di bloccare dal 2035 la vendita di nuove auto a motore endotermico, quindi non solo quelle ad alimentazione tradizionale (benzina e gasolio), ma anche le ibride.
Si punta quindi ad un futuro con solo auto elettriche e guardando alla situazione italiana attuale, in confronto con i principali Paesi dell’UE ed il Regno Unito (Grafico1 e Tabella 2 in allegato), si nota che:
• I casi più virtuosi sono quelli di Regno Unito, Germania, Svezia e Olanda, dove nel 2021 oltre il 10% delle
nuove immatricolazioni è costituita da veicoli elettrici puri. Nel caso dei primi tre risulta elevato anche il tasso
di crescita rispetto all’anno precedente, segno che questi Paesi stanno seguendo una rapida traiettoria di
raggiungimento del Green Deal;
• Spagna e Repubblica Ceca rappresentano il fanalino di coda dell’Unione, con bassi tassi di immatricolazioni
elettriche e scarsa crescita anno su anno;
• L’Italia, insieme a Belgio, Polonia, Romania e Grecia, presenta livelli di immatricolazioni elettriche ancora
limitati, ma in forte crescita rispetto al 2020.
Oltre a ridurre le emissioni di gas serra, il passaggio da un’autovettura ad alimentazione tradizionale ad una elettrica permetterà anche di risparmiare sull’assicurazione auto. Come si vede nella Tabella 3, il passaggio da benzina ad elettrica consente di risparmiare circa il 14,4%, che sale al 16,2% nel caso di auto a gas (metano e GPL) e quasi al 21% da quelle a gasolio.
La percentuale di risparmio inoltre potrebbe crescere se i prezzi RC Auto continueranno a salire come successo nell’ultimo mese. Secondo quanto registrato dall’Osservatorio Assicurativo Auto di Marzo 2022 elaborato da Segugio.it, leader nella comparazione assicurativa in Italia, relativa all’andamento a livello nazionale dei prezzi RC (Pag. 3 e 4), a Febbraio si è registrato un premio di 343,9€, in aumento del 4,9% rispetto al mese precedente. Per ora, però, si rimane su premi ancora piuttosto bassi, considerando che non si registravano aumenti da Giugno 2021 e, difatti, nel confronto con Febbraio 2021 si evidenzia ancora un calo dell’8,7%.