SANT’AGATA BOLOGNESE – Non sono tanto le 7.430 le Lamborghini consegnate in tutto il mondo nel 2020 (anche se basterebbero…), ma il fatto che nonostante la pandemia il secondo semestre si è rivelato il migliore della storia dell’Azienda. Insomma la Lamborghini vola e neanche il Covid la ferma. Al punto che il portafoglio degli ordini ha già un’incredibile copertura per oltre metà della produzione del 2021…
Un record clamoroso, ottenuto anche con la frenesia produttiva degli “uomini Lambo” che in un solo anno sono riusciti a tirar fuori dal cilindro sei nuovi modelli. Cosa che una volta poteva arrivare dalla Lamborghini in una decina di anni di lavoro. E invece no, ora nel 2020 dai cancelli di Sant’Agata Bolognese sono usciti nell’ordine Huracán EVO RWD coupé e Spyder, Sián Roadster, Essenza SCV12, Huracán STO e SC20. Roba da dover gestire con un semaforo…
Ora si apre un nuovo capitolo perché a dicembre Stephan Winkelmann è stato nominato Presidente e Amministratore Delegato al posto del geniale Stefano Domenicali, ora diventato Sire della F1. “Nuovo” per modo di dire perché Winkelmann per anni è stato il numero uno della Lambo, traghettandola dal nulla alla grande famiglia Volkswagen. “I risultati 2020 – spiega infatti Stephan – sono la dimostrazione di un grande lavoro che, al netto delle difficoltà di un anno di sfide globali, è stato portato avanti da tutta la squadra Lamborghini con grande dedizione e spirito di resilienza. Per me è un grande onore essere tornato a farne parte. Il senso di comunità sperimentato così forte nel corso dell’anno appena trascorso, insieme ai valori di responsabilità sociale e la spinta all’innovazione che da sempre contraddistingue Lamborghini, saranno le basi per affrontare un 2021 sfidante, con l’obiettivo di consolidare la gamma prodotto, ricercare nuove prospettive di business e rafforzare ulteriormente il brand.”
A proposito di iperattività: non va dimenticato poi che oltre ai sei nuovi modelli, La Lamborghini nel 2020 ha anche raggiungiunto importanti traguardi produttivi (10.000 Urus e 10.000 Aventador), proposto nuove personalizzazioni con l’introduzione di nuovi colori Ad Personam per Urus e Huracán, fino alla presentazione di un esemplare speciale di Aventador S firmato dallo stilista giapponese Yohji Yamamoto in occasione dell’inaugurazione della nuova Lamborghini Lounge di Tokyo. E che nel corso del periodo di sospensione temporanea delle attività, ha avviato la riconversione di alcuni suoi reparti per la produzione di mascherine e visiere mediche per l’Ospedale S. Orsola di Bologna, oltre alla collaborazione con SIARE Engineering International Group per il co-engineering e produzione di simulatori polmonari. Senza dimenticare poi “With Italy, for Italy”, un progetto fotografico unico, sperimentale: i più grandi fotografi del momento hanno interpretato il bello delle nostre regioni. Poi le corse: sono state lanciate in pista 490 vetture prodotte dal 2009, ed è stata vinta per il terzo anno consecutivo la 24 Ore di Daytona.
Se qualcuno si sta chiedendo insomma perché la Lambo voli sui social (è passata in un anno da 23 a 29 milioni di followers su Instagram, da 1,1 a 1,6 su Youtube e ora è anche su TikTok con oltre 131.000 seguaci raccolti in pochi mesi), beh ecco la risposta…
Fonte www.repubblica.it