ROMA – “Nel 2020 gli effetti della pandemia ridurranno del 14% il carico fiscale sulla motorizzazione, pari a 11 miliardi di gettito in meno. L’impatto negativo sulle casse dello Stato sarà solo parzialmente mitigato dal successo delle misure di incentivazione all’acquisto di nuove auto che, anche per questo motivo, è indispensabile rifinanziare per il 2021”. E’ quanto sostiene l’Anfia.
“Anche per questo – afferma il presidente Paolo Scudieri – oltre che per scongiurare un nuovo trend discendente del mercato, già iniziato a novembre, e per evitare di vanificare i benefici ambientali ottenuti grazie agli incentivi finora applicati – la rottamazione di 120.000 vetture e la riduzione delle emissioni di CO2 di ben 155.000 tonnellate su base annua – è fondamentale che le misure di stimolo alla domanda vengano rifinanziate nella Legge di Bilancio 2021, che ha iniziato l’iter parlamentare e dovrà essere approvata entro il 31 dicembre.
Le misure proposte oltre a essere leva fondamentale per la ripresa del mercato e avere immediati benefici ambientali ed occupazionali per l’intera filiera produttiva italiana, avranno impatti importanti per le casse dello Stato, sia limitando l’ulteriore ricorso alla cassa integrazione, sia per le entrate in termini di gettito”. Nel 2019 – sottolinea l’Anfia – il settore automotive ha generato un gettito fiscale decisamente
elevato, confermandosi a 76,3 miliardi di euro. Pressoché stabile anche la quota sul totale delle entrate tributarie nazionali – che passa dal 15,8% al 15,9% per effetto di un lieve calo di queste ultime (-0,3%) – e sul PIl, al 4,3% contro una media europea del 3,1%.
Fonte www.repubblica.it