ROMA – Quali sono i Paesi più pericolosi al mondo in cui guidare? La risposta arriva da “NerdWallet” la società finanziaria americana, fondata nel 2009 da Tim Chen e Jacob Gibson, che ha analizzato tutti i dati sulle vittime della strada, sui livelli di congestione, sui limiti di velocità, sulla mobilità dei vari Paesi del mondo. Il risultato vede la Romania al comando di questa triste classifica, seguita da Grecia e Bulgaria. Giù dal podio Portogallo e Cipro, con gli Stati Uniti d’America al sesto posto, che precedono di un soffio l’Italia. Al contrario le 10 località migliori per la guida sono Norvegia, Giappone, Svizzera, Inghilterra e Irlanda del Nord. Seguiti da Scozia, Israele, Galles, Olanda e Germania.
La ricerca è stata condotta tra il 30 settembre del 2020 e il primo ottobre dello stesso anno utilizzando l’utlimo rapporto sulla sicurezza stradale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), come base statistica per poi analizzre i luoghi migliori e peggiori in cui guidare in tutto il mondo. Sono stati presi poi in considerazione anche i finanziamenti destinati ai lavori stradali in diversi paesi e i dati della Inrix (la società di Washington che fornisce dati e analisi basati sulla posizione, come traffico e parcheggi) per determinare le ore perse in media a causa della congestione in ogni paese. Queste metriche sono state raccolte in un indice ponderato per determinare i posti migliori e peggiori in cui guidare in generale.
Si è arrivati così a determinare il fatto che la Norvegia conquista la corona con le migliori strade del mondo, e non a caso il Paese ha appena 108 morti sulla strada in un anno. Sulla base dei dati sulle vittime e sui livelli di congestione, Romania, Grecia e Bulgaria come dicevamo si collocano agli ultimi posti e si sono rivelati i peggiori paesi in cui guidare. Anche gli Stati Uniti sono nella top ten dei peggiori: 36.120 morti sulla strada negli ultimi 12 mesi. La Slovacchia è invece il paese con la maggiore congestione visto che in media una persona perde nel traffico 7939,45 ore durante la sua vita, seguita dalla Grecia con 6541,2 ore e dall’Irlanda con 6219,03 ore.
Forte poi l’impatto del numero delle vittime in questa ricerca: con il maggior numero di morti sulla strada negli ultimi 12 mesi, gli Stati Uniti si classificano anche come il paese più “mortale” in cui guidare, con 110 morti sulla strada per milione di persone. Anche Romania, Bulgaria, Serbia e Polonia registrano un alto numero di morti, con 96, 89,7, 76,8 e 76,5 morti per milione. Tra i paesi con minori probabilità di morire durante il viaggio ci sono l’Islanda (16,8), la Norvegia (20,3) e la Svezia (21,6).
La ricerca poi spiega che le principali cause di vittime sulle strade vanno individuare nel comportamento umano e nelle avverse condizioni meteorologiche. Ma senza dubbio il fattore più comune è l’errore del conducente.
“Sebbene le vittime e gli incidenti stradali siano diminuiti negli ultimi decenni – spiega John Ellmore, Direttore delle operazioni di NerdWallet – grazie a miglioramenti stradali e regolamenti aggiuntivi, è ancora fondamentale che i conducenti prestino particolare attenzione sulle strade, in particolare quelli che non guidano da tanto tempo. Con le condizioni meteorologiche invernali poi è davvero importante che i conducenti siano molto vigili quando si recano a destinazione per proteggere se stessi e gli altri”.
Fonte www.repubblica.it