ROMA – Una due giorni di incontri per celebrare in Italia l’anniversario di un’icona dell’automobilismo. A Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore inglese Jill Morris, è previsto il primo appuntamento il 14 maggio. Il giorno dopo, sui prati dell’Acquedotto Romano Polo Club. Sono questi gli eventi che il Jaguar Drivers’ club d’Italia, rappresentanza ufficiale del più antico e prestigioso sodalizio Jaguar nel Regno Unito, ha organizzato per festeggiare i 60 anni del modello più famoso della casa automobilistica di Coventry, la mitica Jaguar E.
Questo modello ha rivoluzionato i canoni estetici dell’epoca e messo in discussione lo stesso concetto di “auto sportiva”. Telaio monoscocca, quattro freni a disco, sospensioni posteriori indipendenti, velocissima (raggiungeva i 240 km/h), bellissima e aerodinamica: presentata nel marzo ’61 al salone di Ginevra nella versione coupe’, la Jaguar E-Type è stata talmente apprezzata che i vertici dell’azienda le hanno immediatamente affiancato il modello spider.
Il ricevimento in ambasciata festeggerà molti tra i possessori italiani di quel modello così all’avanguardia da essere preferito da Steve McQueen, Tony Curtis, George Best, George Harrison, Elton John, Rita Pavone (che la volle tutta rosa) e Diabolik, che la preferiva giustamente nera, il colore della notte (Eva Kant, sua complice e compagna, ce l’aveva bianca).
L’incontro all’Acquedotto Romano Polo Club organizzato in collaborazione con la Scuderia Jaguar Storiche sarà aperto a tutti gli appassionati delle Jaguar nonchè ai possessori di auto e moto inglesi: barbecue, fiumi di birra, gara di Polo tra le squadre del Jaguar Drivers’ Club Italia e quella della Jaguar E-Type in una tenuta di oltre 80 ettari alle porte di Roma. Sempre nel rispetto delle norme anti-Covid e con una raccolta fondi a favore della Fondazione Operation Smile Italia onlus per curare, in Italia e nel resto del mondo, i bambini nati con malformazioni del volto. (AGI)Noc
Fonte www.repubblica.it