MILANO – L’offensiva globale di Jeep viaggia sulla logica della competitività in tutti i mercati e, guardando al suo mercato “interno”, la serie Wagoneer è l’anello mancante con il settore dei grandi 4×4 di categoria premium. Un modello “necessario” quindi che segna anche il ritorno di un nome “storico” negli USA fin dagli anni Sessanta e poi abbandonato.
È la “grande” Jeep che mancava nel fitto catalogo che ora spazia dalle “piccole”, come le Renegade e le Compass prodotte anche in Italia, ai pick-up come il Gladiator, fino al Grand Cherokee ed ora un altro modello tipicamente yankee che copre il livello superiore della categoria per dimensioni e prestigio.
Il nuovo Grand Wagoneer risponde in effetti a un fenomeno tipicamente yankee che è tornato di attualità per merito di altri marchi del prestigio USA, come Lincoln con il Navigator e Cadillac con l’Escalade, che hanno messo sul mercato Suv “full size”. Veicoli particolarmente apprezzati oltreoceano sia per la spaziosità sia per la possibilità di trainare quasi qualsiasi cosa senza necessariamente ricorrere ai rustici pick-up.
Jeep ha sviluppato un progetto che parte dalla piattaforma del pick-up Ram 1500, rivestita elegantemente con una carrozzeria wagon e con tutto quello che compete a una grande berlina. Naturalmente questo comporta una corrispondente “civilizzazione” della meccanica, intesa come tipologia e taratura delle sospensioni, e l’adozione delle moderne tecnologie disponibili sul resto della gamma e adeguate alle ambizioni “premium” di questo modello.
I motori base saranno inevitabilmente i noti 3600 V6 da 305 Cv e il 5700 V8 da 400 Cv, con l’opzione del diesel 3000 (il V6 prodotto in Italia) e la promessa di un prossimo sistema ibrido plug-in, del tutto coerente con la strategia di elettrificazione del marchio che vede le versioni ibride 4xe già presenti nei modelli Renegade, Compass e Wrangler.
È la “grande” Jeep che mancava nel fitto catalogo che ora spazia dalle “piccole”, come le Renegade e le Compass prodotte anche in Italia, ai pick-up come il Gladiator, fino al Grand Cherokee ed ora un altro modello tipicamente yankee che copre il livello superiore della categoria per dimensioni e prestigio.
Il nuovo Grand Wagoneer risponde in effetti a un fenomeno tipicamente yankee che è tornato di attualità per merito di altri marchi del prestigio USA, come Lincoln con il Navigator e Cadillac con l’Escalade, che hanno messo sul mercato Suv “full size”. Veicoli particolarmente apprezzati oltreoceano sia per la spaziosità sia per la possibilità di trainare quasi qualsiasi cosa senza necessariamente ricorrere ai rustici pick-up.
Jeep ha sviluppato un progetto che parte dalla piattaforma del pick-up Ram 1500, rivestita elegantemente con una carrozzeria wagon e con tutto quello che compete a una grande berlina. Naturalmente questo comporta una corrispondente “civilizzazione” della meccanica, intesa come tipologia e taratura delle sospensioni, e l’adozione delle moderne tecnologie disponibili sul resto della gamma e adeguate alle ambizioni “premium” di questo modello.
I motori base saranno inevitabilmente i noti 3600 V6 da 305 Cv e il 5700 V8 da 400 Cv, con l’opzione del diesel 3000 (il V6 prodotto in Italia) e la promessa di un prossimo sistema ibrido plug-in, del tutto coerente con la strategia di elettrificazione del marchio che vede le versioni ibride 4xe già presenti nei modelli Renegade, Compass e Wrangler.
Fonte www.repubblica.it