ROMA – Come per molti altri mercati automobilistici, anche quello della Cina è stato colpito duramente dall’epidemia da Sars-CoV-2 nel primo trimestre dello scorso anno, ma sia la produzione, sia le vendite sono rimbalzate rapidamente da aprile, quando le fabbriche hanno ripreso la produzione e ritmi serrati e la domanda repressa si è scatenata.
Così, a differenza di altri Paesi, le vendite di auto sul mercato cinese sono aumentate del 29,5 per cento su base annua, superando quota 2,5 milioni di unità nel mese di gennaio. Secondo la China association of automobile manufacturers (Caam), il motivo del forte incremento è da ricercare nell’aumento della domanda del mercato. Il mese scorso, le vendite di veicoli passeggeri hanno guadagnato il 26,8 per cento su base annua raggiungendo i 2,05 milioni di unità, mentre quelle di nuovi veicoli energetici (Nev) sono più che raddoppiate toccando quota 179.000 unità.
Per soddisfare le nuove richieste generate dal consumo green, il Consiglio di stato cinese ha approvato un piano per stimolare l’industria Nev del Paese, che ha sottolineato gli sforzi per affrontare le tecnologie vitali, consolidare la costruzione di infrastrutture tra cui l’implementazione degli impianti di ricarica e rafforzare la cooperazione internazionale. Complessivamente, secondo i dati della Caam, la Cina ha prodotto 2,39 milioni di veicoli a motore in tutto il mese di gennaio con una crescita pari al 34,6 per cento su base annua. (m.r.)
Fonte www.repubblica.it