ROMA – Donne in fabbrica come gli uomini. Per più di 20 anni Ford ha lavorato instancabilmente a livello globale per cambiare la prospettiva maschile nel settore. Oggi esce dalla catena di montaggio la prima auto assemblata solo da lavoratrici: è una Mach-E. Succede nello stabilimento della Ford a Cuautitlan, in Messico, dove è appena entrata in produzione la prima Bev del marchio, ossia la Ford Mustang Mach-E, suv che verrà consegnato nel corso dell’anno per i clienti statunitensi e in Europa nel 2021. Il marchio dell’ovale blu, oltre a promuovere l’innovazione, con questo modello ultra moderno punta a spingere l’acceleratore sui concetti d’inclusione, andando a colmare i gap creati per diversità di genere.
Un discorso aperto già nel 2018, quando Deloitte – società specializzata nella revisione contabile e nella consulenza aziendale – aveva condiviso uno studio sulla collaborazione femminile nell’ambito automobilistico: Ford era una delle poche aziende che rispondeva con una percentuale considerevole del suo team, nello specifico, in Messico, paese chiave per la qualità e la grande abilità dei suoi ingegneri.
“Per più di 20 anni Ford ha lavorato instancabilmente a livello globale per cambiare la prospettiva nel settore. In Messico sono state sviluppate strategie di assunzione e di marketing per cambiare questa situazione, reclutando parecchie ingegnere nella nostra organizzazione: diversità e inclusione sono stati il nostro vessillo”, commenta Marcos Madrid, direttore della fabbrica di Cuautitlán, durante un webinar con le giornaliste del Women’s World Car of The Year. Non è stata una sorpresa, dunque, che in occasione dell’arrivo sulle linee di produzione di Mach-E, le donne dell’impianto abbiano proposto di metterci le mani in prima persona. Per una settimana, dopo aver ricevuto una formazione specifica da ogni reparto, hanno assemblato e verniciato, per 7 ore per turno. Novità, nell’impianto, tra le altre cose, è stata anche una linea di assemblaggio di batterie ad alta tensione inedita: con il 75% dei processi automatizzati, grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Ne è venuta fuori una Mustang Mach-E dedicata alla Giornata Internazionale della Donna a cui ha contribuito con un tocco speciale l’artista María Fernanda Ochoa. Sulla carrozzeria sono stati messi in evidenza tre elementi: l’aquila come immagine centrale a rappresentare la forza e l’importanza del genere femminile nello stabilimento; il logo ‘Ford Warriors in Pink’, a sostegno di chi combatte contro il cancro; i girasoli per paragonare le lavoratrici a fiori forti e stabili. Il risultato? Una vettura che riflette il potere femminile, riconoscendone lo sforzo quotidiano. Lo stabilimento, inaugurato da Henry Ford II e dall’ex presidente Adolfo López Mateos nel 1964, ha celebrato il tutto con una cerimonia e la firma delle dipendenti sul propulsore. Del resto, l’ingresso di Mach-E ha aumentato il numero delle lavoratrici del 40%. La loro partecipazione ora raggiunge il 50% del totale nel processo di verniciatura, il 30% nel reparto manutenzione, il 10% nello stampaggio a caldo. Ad oggi le dipendenti di Cuautitlán arrivano ad essere il 23% del totale, con un’età media di 33 anni.
“Vogliamo ridurre il divario di competenze di genere, migliorando l’approccio di acquisizione di talenti, sviluppo e forza lavoro: questa maggiore partecipazione delle donne al processo produttivo si traduce in un’esplosione di idee con approcci e prospettive diverse, una migliore comunicazione e un ambiente di lavoro migliorato. Le donne sono esigenti, oggi sanno di poter realizzare qualsiasi cosa si prefiggono”, spiega Marcos Madrid , direttore di Cuautitlán. Questa iniziativa, non per nulla. è stata già trasferita in altre fabbriche Ford in Messico: a Irapuato è stata sviluppata la prima trasmissione al 100% femminile. Fonte www.repubblica.it