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L’Alfa di Imparato: “A giugno la Tonale e poi un modello all’anno fino al 2026”

TORINO – “Fino al 2026 Alfa Romeo lancerà un modello all’anno”. Lo ha detto l’amministratore delegato, Jean Philippe Imparato, che ha anche aggiunto che “il marchio avrà un futuro significativo nell’ambito di Stellantis”. Imparato ha inoltre confermato che il nuovo Suv Tonale andrà in produzione a marzo 2022 mentre il lancio in Italia è previsto a giugno. I nuovi lanci di Alfa romeo rientrano nella strategia di Stellantis per il cluster dei marchi premium del gruppo, che prevede in tutto 13 nuovi modelli nei prossimi anni. Oltre all’Alfa, fanno parte di questo cluster l’altro brand italiano Lancia e il marchio francese DS. Per la Lancia sono previsti tre nuovi modelli tra il 2024 e il 2028, mentre per la DS sono previsti – come per Alfa – 5 nuovi prodotti.

Alfa Tonale Concept 

Il nuovo Tonale, ha specificato Imparato, non sarà presentato al salone dell’auto di ginevra del 2022, dove il marchio non allestirà alcuno stand. ‘Ginevra non fa parte dei miei progetti di spesa per il 2022’, ha indicato il manager.

A margine della presentazione dei programmi alla rete, che si è tenuta nella nuova struttura al Centro Stile di Torino, il capo di Alfa Romeo ha delineato le prospettive del marchio nell’economia del Gruppo Stellantis, a partire da quel recupero di redditività che Alfa ha già raggiunto nel primo trimestre 2021. “Non vogliamo più strategie a zig-zag; con la rete e con i clienti non si gioca”.

Jean-Philippe Imparato, ceo Alfa Romeo 

E’ molto netto Philippe Imparato, l’uomo al quale Carlos Tavares ha affidato l’onore e l’onere di guidare il riscatto di un brand chiave del “premium cluster” di gruppo. La prima dichiarazione di intenti riguarda il cambiamento radicale del sistema produttivo e distributivo a partire dal 2023 e la contemporanea applicazione di una precisa scala di priorità che per Alfa Romeo vedrà la qualità al primo posto, i margini di profitto al secondo e (solo) al terzo i volumi di vendita.

Da qui un piano dettagliatissimo che riguarda ugualmente i prodotti, il modo di venderli e la transizione verso l’elettrico che “non è un fenomeno da governare ma un fatto incontrovertibile”; a cominciare dalla prima tappa concreta che sarà l’attesa Tonale, la prima Alfa Romeo elettrificata che sarà commercializzata a giugno del prossimo anno.

Partirà da qui il processo di rinnovamento della gamma che prevede 5 modelli nell’arco dei prossini 5 anni, secondo il programma che è “chiuso”, sottolinea Imparato, ossia approvato e finanziato. La nuova gamma coprirà entro il 2026 tutti i segmenti più importanti “a partire dal B” , si precisa senza però ulteriori informazioni.

La prospettiva indicata dal capo di Stellantis Carlos Tavares, che prevede di considerare un arco temporale di 10 anni, comporterà la definizione dell’ulteriore piano 2026-2030 alla fine del prossimo anno, anche se alcuni capisaldi sono già punti fermi. Fra questi il definitivo passaggio all’elettrico nel 2027, anno da quale le Alfa Romeo a motore termico usciranno di produzione. Niente paura, insiste Imparato, l’Alfa Romeo è e rimane l’essenza della sportività all’italiana e tutti i modelli programmati e allo studio si distingueranno per l’emozione, che il manager definisce “vibration”, che solo le vere Alfa sanno dare.

Infino, l’Alfa Romeo continua a puntare sulla Formula 1 per la risonanza globale che ha la competizione e per il trasferimento di tecnologia che consente. “A luglio 2021 ho deciso di rinnovare il contratto con la Sauber – ha detto ancora Imparato – dalla F1 prendiamo le cose fondamentali per alimentare i prodotti come per esempio il data management. E’ un laboratorio fantastico per esempio per l’intelligenza artificiale, permette una esportazione di dati stellare e questo è un punto importante per migliorare la driver experience di Alfa Romeo. La F1 – ha concluso il manager – è un fenomeno mondiale e noi vogliamo essere il global premium brand di Stellantis con presenza in Europa, Stati uniti e Cina. Essere presenti in F1 era una occasione proprio per la visibilità che offre a livello globale. Senza contare che la Formula 1 fa parte del dna di Alfa Romeo ed è una scuola di efficienza”.

Fonte www.repubblica.it

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