ROMA – Non è la prima volta che il mondo dei motori sposa il mondo dell’arte. Ma rappresenta senza dubbio un esordio il fatto che la Bmw Art Car Collection venga mostrata in realtà aumentata tramite l’applicazione gratuita Acute Art. Un progetto nato insieme ad Acute Art per celebrare 50 anni di impegno culturale da parte del colosso bavarese, che in questo modo metterà a disposizione di chiunque la possibilità di ammirare una collezione davvero unica.
La prima Bmw Art Car nacque per volere del pilota francese Hervé Poulain, desideroso di gareggiare con una vettura disegnata dal celebre scultore statunitense Alexander Calder. Era il 1975 e Calder sarebbe scomparso appena un anno dopo. Da quel momento altri 19 artisti di varia estrazione hanno disegnato le automobili Bmw ad essi contemporanee, sbizzarrendosi in varie direzioni.
La prima Bmw Art Cars ad essere inserita nella app è stata ovviamente quella di Alexander Calder, una Bmw 3.0 CSL del 1975. Oltre ad essa altre 7 vetture: due M3 del 1989 disegnate rispettivamente da Michael Jagamara Nelson e da Ken Done, una 535i del 1990 di Matazo Kayama, una 525i del 1991 di Esther Mahlangu, una M3 GT2, 2010 disegnata da Jeff Koons e infine una Bmw M6 GTLM del 2016 di John Baldessari.
Le altre 11 opere d’arte su ruote saranno inserite nell’Acute Art App ogni due settimane, in tempo per l’Art Basel di Basilea, la grande Fiera d’Arte in programma il prossimo 21 settembre.
“Le Art Cars sono una parte essenziale del DNA dei 50 anni di impegno culturale di Bmw”, spiega Pieter Nota, membro del consiglio di amministrazione di Bmw AG Responsible for Customer, Brands and Sales.” Finalmente, entrano nel mondo digitale e possono essere accessibili ovunque e per tutti. Sono entusiasta della collaborazione con Acute Art perché entrambi puntiamo all’innovazione e alla tecnologia d’avanguardia. Non vedo l’ora di mettere le Art Cars nel mio salotto e di mettermi al volante di questi eccezionali capolavori”. (f.p.)
Fonte www.repubblica.it