Bilancio in rosso per il Mauto. Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino chiuderà questo 2020 con un totale di circa 60 mila ingressi, ossia il 75 per cento in meno rispetto ai 220 mila del 2019. Dei 45 mila biglietti emessi, i visitatori paganti sono stati pari al 75% del totale, mentre il 15% sono gli ingressi con Abbonamento Musei e il 5% con la Torino Piemonte Card. Il rimanente 5% sono gli ingressi gratuiti (bambini sotto i 6 anni, accompagnatori, ospiti, media). Quasi la metà dei biglietti venduti è stata realizzata prima del lockdown, nei mesi di gennaio e febbraio; il restante 50% nei mesi da giugno a ottobre, con una punta del 15% nel mese di agosto.
Malgrado la pandemia, il Mauto non si è però dato per vinto. Sono state parecchie infatti le attività organizzate nei mesi di apertura compatibilmente con le limitazioni dovute alla situazione. A gennaio scorso fu inaugurata la mostra Lancia Aurelia. Mito senza tempo dedicata ai 70 anni della celebre vettura. A luglio è stato il turno dell’esposizione delle vetture sequestrate dalla Guardia di Finanza di Genova nell’operazione denominata Rien ne va plus. Oltre alle esposizioni temporanee, il Museo ha ospitato le presentazioni del quadriciclo elettrico “Mole Urbana” di Umberto Palermo, della supercar “Berardo” Taraschi e del prototipo pre-produzione di TUC Tehnology. Alle quali si aggiungono la presentazione del libro Il miglior tempo. Le belle corse di Carlo Maria Abate di Danilo Castellarin e il convegno sulla “Conservazione e Restauro” a cura del Centro di Restauro del Museo. Ma non è tutto. Tra le iniziative digitali, il Mauto ha lanciato un contest fotografico in occasione delle celebrazioni per i 60 anni della sede di Corso Unità d’Italia e la serie di incontri in diretta su Instagram – i MAUTalks – nei quali il Direttore Mariella Mengozzi intervista, ogni martedì alle 18, esponenti di alcune importanti realtà museali italiane e internazionali. (f.p.)
Fonte www.repubblica.it