ROMA – Di generazione in generazione, siamo a quota sette, il debutto della Classe S segna un punto di svolta, dal momento che la Mercedes le ha sempre affidato il compito di introdurre soluzioni innovative. E’ stata la prima a presentarsi con l’airbag negli anni Ottanta e con l’Esp a metà anni Novanta, tanto per citare soltanto un paio di esempi.
Fedele al format della berlinona a tre volumi, l’ammiraglia che farà la sua apparizione verso fine anno non vien meno alla tradizione. Anche se i tempi sono cambiati e, più che alla meccanica, oggi si guarda all’infotainment: nasce la seconda generazione dell’interfaccia uomo-macchina Mbux, capace di esprimersi in 27 lingue. Fra quadro strumenti e dintorni ci sono cinque schermi, oltre a un head up display che disegna immagini a realtà aumentata. E pure chi siede dietro può gestire tutti i dispositivi di bordo: ci pensano i microfoni sparsi qui e là per l’abitacolo a capire chi parla e che cosa vuol fare. Dopo di che, l’arricchimento dell’equipaggiamento sfiora l’esagerazione: ci sono ben 19 motorini elettrici per sistemare un sedile che mette a disposizione dieci diversi programmi di massaggio, manco fossimo in una spa ambulante.
Tornando alle cose serie, la ricerca sulla sicurezza resta in primo piano: debutta il Pre Safe Impulse, che in caso di urto laterale solleva la vettura di qualche centimetro per limitare i danni. All’esordio anche inediti airbag posteriori a struttura tubolare e, in tema di guida autonoma, il passaggio al livello 3, che permette il totale disimpegno del conducente sino a 60 km/h. La sua introduzione è prevista entro il 2021: pochi mesi dopo il lancio delle prime versioni, equipaggiate con i classici sei cilindri in linea. Ma non manca un’ibrida plug in, capace di assicurare 100 km di guida in modalità elettrica.
Fedele al format della berlinona a tre volumi, l’ammiraglia che farà la sua apparizione verso fine anno non vien meno alla tradizione. Anche se i tempi sono cambiati e, più che alla meccanica, oggi si guarda all’infotainment: nasce la seconda generazione dell’interfaccia uomo-macchina Mbux, capace di esprimersi in 27 lingue. Fra quadro strumenti e dintorni ci sono cinque schermi, oltre a un head up display che disegna immagini a realtà aumentata. E pure chi siede dietro può gestire tutti i dispositivi di bordo: ci pensano i microfoni sparsi qui e là per l’abitacolo a capire chi parla e che cosa vuol fare. Dopo di che, l’arricchimento dell’equipaggiamento sfiora l’esagerazione: ci sono ben 19 motorini elettrici per sistemare un sedile che mette a disposizione dieci diversi programmi di massaggio, manco fossimo in una spa ambulante.
Tornando alle cose serie, la ricerca sulla sicurezza resta in primo piano: debutta il Pre Safe Impulse, che in caso di urto laterale solleva la vettura di qualche centimetro per limitare i danni. All’esordio anche inediti airbag posteriori a struttura tubolare e, in tema di guida autonoma, il passaggio al livello 3, che permette il totale disimpegno del conducente sino a 60 km/h. La sua introduzione è prevista entro il 2021: pochi mesi dopo il lancio delle prime versioni, equipaggiate con i classici sei cilindri in linea. Ma non manca un’ibrida plug in, capace di assicurare 100 km di guida in modalità elettrica.
Fonte www.repubblica.it