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Mercedes, viaggio dove nasce la EQS

ROMA – Ecco servito chi voleva sbirciare dietro le quinte di una linea di assemblaggio vera e propria. In questi giorni Mercedes ha diffuso un video girato all’interno dell’avveniristica Factory 56, stabilimento che fa parte del sito di Sindelfingen e su cui la casa della Stella ha già investito circa 730 milioni di euro. Qui viene prodotta la Classe S e, fra poco, anche la prima ammiraglia full electric EQS attraverso nuovi standard per l’intera industria automobilistica. “In Factory 56 siamo riusciti a coniugare flessibilità, efficienza, digitalizzazione e sostenibilità”, spiega Ola Källenius, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Daimler AG e Mercedes-Benz AG. “Questo va a vantaggio delle persone che ci lavorano, del nostro sito di produzione a Sindelfingen, della nostra azienda e, naturalmente, dei nostri clienti. Factory 56 stabilisce così la direzione per il futuro della produzione automobilistica di Mercedes-Benz: rispettoso delle risorse, connesso e flessibile. Perché consideriamo la trasformazione del nostro settore un impegno olistico, che include i prodotti e l’intera catena del valore”. 

Dal 2014 Mercedes-Benz ha investito in totale circa 2,1 miliardi di euro per creare una base orientata al futuro per l’impianto auto e le aree amministrative che vi si trovano. Su un solo livello Factory 56 può eseguire tutte le fasi di assemblaggio per veicoli di diversi progetti e sistemi di trazione, da quella convenzionale a quella completamente elettrica. Due cosiddette TecLines servono a evitare punti fissi nel processo di assemblaggio, migliorando la flessibilità dell’intera fabbrica. Riuniscono tutte le complesse tecnologie dell’impianto in un determinato punto, e ciò significa che il lavoro di conversione richiesto dall’integrazione di nuovi modelli, ad esempio, è più semplice da svolgere nelle altre aree del padiglione di montaggio. Nella TecLines, la linea di produzione tradizionale è sostituita da sistemi di trasporto senza conducente. Per integrare un nuovo prodotto e implementare qualsiasi nuova componente tecnica associata, è solo necessario cambiare il percorso dell’automated guided vehicle (AGV). Un totale di oltre 400 AGV sono in funzione in Factory 56. Inoltre, il cosiddetto “Fullflex Marriage” stabilisce un nuovo standard per il processo, in base al quale la carrozzeria del veicolo è collegata al sistema di azionamento. In Factory 56 questo “matrimonio” è costituito da diverse stazioni modulari e consente di evitare importanti lavori di conversione e interruzioni più lunghe nella produzione. 

Il fulcro di tutte le attività di digitalizzazione è l’ecosistema digitale MO360, costituito da una famiglia di applicazioni software collegate tramite interfacce condivise e interfacce utente standardizzate: utilizzando dati in tempo reale per supportare la produzione mondiale di veicoli Mercedes-Benz Cars, MO360 integra le informazioni dei principali processi di produzione e sistemi informatici degli oltre 30 stabilimenti automobilistici Mercedes-Benz in tutto il mondo e riunisce importanti applicazioni software. Offre, ad esempio, un controllo di produzione basato su KPI notevolmente ottimizzato e mette a disposizione di ogni dipendente informazioni e istruzioni di lavoro individuali e basate sulle singole esigenze.

“Grazie a MO360, il nostro ecosistema digitale completo, stiamo rendendo i processi di produzione in Factory 56 ancora più trasparenti e stiamo fissando le pietre miliari nella produzione digitale”, conclude Jörg Burzer, Membro del consiglio di amministrazione di Mercedes-Benz AG per la produzione e la catena di approvvigionamento.

“Factory 56 è l’esempio di come funzionerà la produzione automobilistica sostenibile ed efficiente di domani e dopodomani. Trasferiremo gradualmente i risultati che otteniamo qui ai nostri impianti in tutto il mondo. Il potenziale è enorme.”  (f.p.)

Fonte www.repubblica.it

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