BRESCIA – Dopo aver percorso oltre 1.600 chilometri, suddivisi in quattro tappe, si è conclusa la Mille Miglia 2021. La 39esima edizione della “Freccia Rossa” è stata una grande festa, sottolineata dall’affetto dimostrato dal pubblico che, seppure nel rispetto delle misure sanitarie anti-Covid, è stato sempre presente nelle varie tappe e lungo il tracciato. La “Corsa più bella del mondo” ha visto un duello serrato fino all’ultima prova speciale che si è risolto con il successo di Andrea Vesco e Fabio Salvinelli su Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport del 1929 con il numero 43. A soli 56 punti di distacco si sono classificati secondi Andrea Luigi Belometti e Gianluca Bergomi su Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 con il numero 41 che hanno preceduto un’altra Lancia Lambda Spider Casaro del 1927 con il numero 24 di Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli.
“La macchina è andata benissimo, anche meglio di noi – ha dichiarato Andrea Vesco – Noi siamo stato solo concentrati anche se in gara abbiamo avuto qualche momento di défaillance che grazie al nostro super team di supporto siamo riusciti a superare . E’ stata una gara molto combattuta che si è risolta proprio nelle ultimissime prove, perché proprio a tre prove dalla fine eravamo al secondo posto con un distacco di tre punti, le ultime tre prove le abbiamo fatte meglio noi ma eravamo talmente vicini che poteva succedere di tutto. Complimenti quindi anche a chi è arrivato dopo di noi”. Un po’ di dispiacere, ma felici per essere riusciti ad arrivare al traguardo bresciano (grazie all’assistenza all’impianto elettrico del team Stellantis), l’equipaggio dell’Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport con il numero 37 formato da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti. Felice anche John Elkann, che con la consorte donna Lavinia Borromeo ha partecipato a bordo dell’Alfa Romeo 1900 C Super Sprint del 1956 che ha ringraziato per “l’accoglienza” ricevuta durante il passaggio della Mille Miglia (e il team Heritage di Stellantis per l’assistenza), sottolineando l’importanza dell’evento e la voglia di ripartire dopo tanti mesi di pandemia: “Lo vediamo – ha detto – anche da questa grande manifestazione e dall’entusiasmo nel guardare queste macchine che hanno attraversato una parte d’Italia”.
Insomma, al di là della classifica finale, è stato un lungo viaggio attraverso le bellezze d’Italia (oltre 200 i comuni toccati) a cui hanno partecipato le splendide vetture d’epoca della rievocazione storica, le hypercar elettriche della Mille Miglia Green, le supercar della Mille Miglia Experience e i bolidi di Maranello del Ferrari Tribute. Festeggiata all’arrivo al traguardo di Brescia, l’Alfa Romeo 1900 Sport Spider del 1954, vettura apripista numero 1000 con a bordo Roberto Giolito, head of heritage Stellantis e la conduttrice televisiva Camila Raznovich, un po’ provati per il caldo ma felici per l’esperienza. Da segnalare, con il numero 500, anche la guest car Alfa Romeo 1900 TI del 1954, guidata da tre diversi equipaggi ciascuno con un pilota con disabilità, parte del progetto “Mobilità senza barriere: disabilità e motorsport”, organizzato dalla scuderia del Portello. Per il progetto Mille Miglia Charity, nell’ambito della carovana Experience, ha tagliato il traguardo la “pink car” Aston Martin DBX a sostegno della raccolta fondi organizzata dalla Fondazione Ieo a favore del Women’s Cancer Centre con a bordo la dottoressa Viviana Galimberti, Cristina Parodi e Francesca Piccinini. di Maurilio Rigo
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