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Mimo 2021, Milano rilancia l’auto. Levy: “Un ottimo bilancio”

MILANO – Ferrari Roma, Maserati MC20, Pagani Zonda F e Dallara Stradale alla Scala di Milano, come simbolo del Made in Italy in ripartenza. Il Mimo, Milano Monza Open-Air Show, ha riportato sotto i riflettori il settore auto con il primo grande evento in presenza dopo il lockdown. Kermesse gradita ai motoristi della regione, che hanno potuto toccare con mano 120 novità, meno a chi la città la vive ogni giorno dovendo sottostare alle nuove regole della City, sempre più “integrata”, ecologica, con stringenti zone a traffico limitato. Risultato: il Mimo 2021 non è stato solo un modo per riportare la passione sulle strade, ma un movente in grado di tirare fuori la rabbia di chi ormai ha svuotato il box e azzerato la voglia a quattro ruote. 

(ansa)

“Un ottimo bilancio – commenta positivo alla stampa Andrea Levy, presidente Mimo – e mi permetto di chiamarlo “lancio” silenzioso: la maggior parte delle novità sulle pedane sono elettrificate”. Un format che, arrivato in Lombardia – dal Piemonte, Torino –, ha continuato ad offrire ai visitatori una passeggiata gratuita di anteprime in centro storico, connettendo Milano all’Autodromo di Monza, il tempio della velocità, riaperto per la prima volta ufficialmente dopo tanto tempo. Un via ufficiale alla passione, dunque, dall’inaugurazione del monumento dedicato ad Ascari, fino all’unveiling a sorpresa in autodromo della Dallara Stradale denominata EXP, con un 2.3 Ecoboost a 4 cilindri da 290 CV sotto il cofano, pronto a muovere 890 kg di peso e capace di superare i 2,7 G in curva. 

Le anteprime mondiali premiano Milano 

Altre supercar hanno scelto il Duomo per la loro anteprima mondiale: Bugatti Bolide, Bugatti Chiron Pur Sport, Bugatti Chiron Sport, Lamborghini Sian Coupé e Lamborghini Huracàn STO, Audi RS e-tron GT. Sotto i riflettori, gli ultimi sforzi dei brand dei periodi più bui, che molti però, come detto, non paiono aver gradito: dagli abitanti del centro, alla presidente uscente di Milanosport ed ex assessore della Giunta Pisapia, Chiara Bisconti.

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Tutte le polemiche

 “Se c’è un problema che ancora affligge la nostra città sono le auto sui parterre alberati, sugli scivoli dei marciapiedi, in seconda fila. Le auto private che usano e abusano dello spazio pubblico. Le auto che soffocano letteralmente le nostre strade. Mai avrei acconsentito una manifestazione come quella che in questi giorni sta calpestando, invadendo e mortificando l’area pedonale più grande di Milano. (Piazza Duomo, ndr). Francamente sono senza parole”, ha scritto su Facebook, Chiara Bisconti. La polemica è avanzata, sui social e non, insultando per strada gli addetti ai lavori: “è una cafonata!” urla in piazza Castello un cittadino in monopattino; e online: “non mi piace l’idea di un salone automobilistico in piazza Duomo. La trovo esteticamente spiacevole”. 

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Al via anche l’ironia dissacrante di chi si ritrova a navigare sul web: “Saranno mica peggio di quelle assurde palme!”; “è un evento che dura pochissimo: si può benissimo sopportare un paio di giorni senza troppo fare tragedie. Anche i mercatini di Natale in piazza Duomo sono osceni, e durano ben oltre un fine settimana”. 

Mimo: nato per saperne di più sulla mobilità

La manifestazione obiettivamente ha portato le auto alla gente, dando la possibilità di fare test drive e salire per la prima volta su un’auto a batteria: un’occasione per far capire come si sta rinnovando il parco circolante e tutti i sistemi connessi. “Un evento progettato per il grande pubblico: 32 milioni di vetture ancora non sono idonee alle nostre città”, commenta Levy. 

Sala: “c’è bisogno di recuperare lavoro”

“Mimo? Spero sia l’occasione per andare un po’ oltre il dibattito auto sì auto no – commenta il sindaco di Milano, Beppe Sala, alle prime voci dei cittadini – Per me la questione è “auto diverse”: per una città inquinata gli sviluppi sull’elettrico sono importanti. E mi pare che la manifestazione vada in questa direzione. Un’altra cosa che rappresenta è il “lavoro”, c’è maledettamente bisogno di recuperare lavoro e il settore automobilistico è importante. Per questi motivi sono contento gli organizzatori abbiano scelto Milano e Monza”. 

Il sindaco, a capo di una giunta contro le auto inquinanti, inoltre sottolinea: “Le polemiche sono parte della vita e del dibattito politico. Mi pare che la gente capisca che è necessario avere un atteggiamento più ambientalista ma essere anche pragmatici. Credo che attraverso un’impronta ambientalista ai nuovi investimenti potremo dimostrare che si può essere attenti all’ambiente e creare lavoro”. L’automotive conta il 10% del Pil italiano. Non un dettaglio, in fondo. 

Fonte www.repubblica.it

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