ROMA – Oltre alla situazione di crisi scaturita dalla pandemia, le società di autonoleggio sono colpite da ingiustificate richieste di pagamento relative a sanzioni del Codice della Strada. L’Aniasa, l’associazione che in Confindustria rappresenta i servizi di mobilità, chiede un immediato e definitivo chiarimento sul tema del pagamento delle multe inflitte agli utenti delle società di noleggio, oggetto di una lunga diatriba: con la crisi odierna le Pubbliche amministrazioni notificano sempre più spesso direttamente alle aziende di noleggio (più facili da individuare, specialmente rispetto ai clienti stranieri) i verbali per le infrazioni al Cds commesse dai guidatori delle loro auto. Questa procedura, oltre a essere sbagliata, è anche pericolosa poiché rende meno sicure le nostre strade, deresponsabilizzando gli automobilisti, e produce danni economici di rilievo per il settore. Aniasa sottolinea come il nuovo Codice della Strada stabilisca dal 1994 che, in caso di violazioni commesse alla guida di veicoli a noleggio, la persona che ha sottoscritto il contratto sia responsabile insieme all’autore dell’infrazione. E’ una norma, in linea con tutte le legislazioni europee, che mira alla piena responsabilizzazione del soggetto alla guida del veicolo, come più volte riconosciuto anche dalla stessa Direzione generale della Polizia stradale. Nonostante l’attuazione della normativa sia ormai una prassi consolidata, alcune sentenze hanno recentemente offerto una discutibile interpretazione della norma, generando quindi una pericolosa incertezza nella sua applicazione.
Insomma, nonostante varie sollecitazioni, anche a livello politico, le società di noleggio continuano a essere danneggiate dalla mancata corretta applicazione, da parte di alcuni Comuni, delle deroghe al vincolo di responsabilità solidale nei casi in cui il proprietario non è a bordo del veicolo. L’Aniasa lamenta che durante gli ultimi 18 mesi di emergenza epidemiologica si è registrato un pericoloso trend da parte di queste Amministrazioni che notificano direttamente alle aziende di noleggio multe ed azioni esecutive massive riguardanti gli ultimi 5 anni, senza richiedere preventivamente di conoscere i dati dell’effettivo trasgressore. “Il settore, già squassato dalle conseguenze della pandemia, oggi non può attendere che ripartano i lavori di revisione del Codice della Strada – spiega Massimiliano Archiapatti, presidente Aniasa – necessario che il Governo intervenga per rendere ancora più chiara l’attuale norma e non dare spazio a pericolose interpretazioni, sancendo la responsabilità unica del driver per le infrazioni al Codice della Strada. In caso contrario, oltre al danno per il settore, i cui veicoli sono destinatari ogni anno di 2 milioni e mezzo di contravvenzioni, si deresponsabilizzano gli automobilisti alla guida delle auto a noleggio, mettendo a rischio la sicurezza sulle nostre strade”. (maurilio rigo)
Fonte www.repubblica.it