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Nissan Re-Leaf, l’elettrica pronta per le emergenze

 
ROMA – Con l’obiettivo di fornire elettricità in caso di calamità naturali e disastri ambientali Nissan ha realizzato un prototipo di veicolo di primo soccorso completamente elettrico, denominato Re-Leaf (response, recovery e resilience). La concept car, basata sulla berlina elettrica Leaf, è stata modificata per potersi muovere agevolmente anche su strade ostruite da macerie e detriti per raggiungere le zone colpite dai disastri. Inoltre il veicolo è dotato di prese di corrente resistenti alle intemperie, montate direttamente sulla carrozzeria esterna, che consentono di alimentare, tramite la batteria agli ioni di litio, dispositivi da 110-230 V come apparecchiature mediche, di comunicazione, di illuminazione e di supporto vitale. 
Mediamente, quando si verifica un disastro, il tempo necessario per il ripristino dell’alimentazione elettrica è di 24-48 ore, a seconda della gravità del danneggiamento delle infrastrutture. In questo periodo di tempo, i veicoli 100% elettrici rappresentano quindi una soluzione ideale per fornire un’alimentazione di emergenza “mobile” a zero emissioni. Pur trattandosi di un prototipo, le tecnologie presenti sulla Re-Leaf sono già applicate nel mondo reale e, tanto per fare un esempio, in Giappone, Nissan utilizza Leaf dal 2011 per fornire energia e trasporto di emergenza in caso di calamità e ha stretto partnership con oltre sessanta amministrazioni locali per poter garantire un pronto intervento in tali circostanze. “Con la Nissan Intelligent Mobility siamo costantemente alla ricerca di nuovi modi in cui utilizzare i veicoli elettrici per migliorare le nostre vite, oltre al trasporto a zero emissioni – ha dichiarato Helen Perry, head of electric passenger cars & infrastructure di Nissan Europa – Concept come Re-Leaf mostrano le possibili applicazioni dei veicoli elettrici nella gestione dei disastri e dimostrano che una tecnologia più intelligente e pulita può contribuire a salvare vite umane e fornire una maggiore resilienza per il futuro. Con migliaia di veicoli elettrici disponibili su richiesta si può creare una centrale elettrica mobile per garantire la fornitura energetica durante i blackout più prolungati”.
 

Re-Leaf utilizza la tecnologia di ricarica bidirezionale di Nissan Leaf, disponibile di serie sul modello sin dalla sua introduzione nel 2010, e grazie alla grande capacità e all’elevata affidabilità della batteria agli ioni di litio, può alimentare più dispositivi contemporaneamente come, ad esempio, un martello pneumatico (24 ore – 36 kWh), un apparecchio per ventilazione forzata (24 ore – 21,6 kWh), un bollitore cucina da campo da 10 litri (24 ore – 9,6 kWh), un ventilatore per terapia intensiva (24 ore – 3kWh), e un proiettore a Led da esterno da 100 watt (24 ore – 2,4 kWh). Per migliorare la mobilità su strade dove potrebbero essere presenti ostacoli o detriti, l’altezza da terra di Re-Leaf è stata aumentata di 70 mm rispetto alla Leaf standard e portata a di 225 mm, con un paracoppa specifico per proteggere il sottoscocca. Completano le operazioni di rinforzo, le carreggiate ampliate (più 90 mm l’anteriore e più 130 mm quella posteriore), i passaruota speciali, i paraspruzzi e i pneumatici all-terrain su ruote sportive da 17”. Il sistema integrato di gestione dell’energia assicura la piena potenza della batteria di Re-Leaf fino a 230 V e  sono presenti tre prese di corrente, due connettori a C esterni, resistenti alle intemperie e facilmente accessibili, e una presa interna di tipo domestico, montata nel bagagliaio. Per offrire più spazio per le attrezzature essenziali, i sedili posteriori sono stati rimossi e il pianale livellato, mentre una paratia separa i sedili anteriori dal vano di carico. L’operatività della Re-Leaf è completata da una scrivania con schermo Led da 32” estraibile dall’area di carico che, insieme a un alimentatore dedicato, crea una postazione operativa attraverso la quale è possibile gestire le operazioni di soccorso e ripristino dell’energia elettrica. Infine, volta ripristinata l’alimentazione nell’area colpita dalla calamità, la vettura può essere ricaricata utilizzando tre modalità di ricarica, anche mediante normali prese domestiche se non sono disponibili infrastrutture di ricarica dedicate nelle vicinanze. (m.r.)Fonte www.repubblica.it

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