ROMA – La pandemia da Sars-CoV-2 ha condizionato pesantemente anche il comparto automotive incidendo negativamente sulle attività collegate come il noleggio dei veicoli. Tuttavia lo stravolgimento delle necessità di spostamenti degli italiani ha visto proseguire il trend che vede sempre più automobilisti orientarsi verso i format di mobilità cosiddetta “pay-per-use” che permette di rinunciare all’acquisto dell’auto. Una modalità di utilizzo che si sta espandendo anche nel settore dell’utenza privata (senza partita Iva), tant’è che attualmente si contano oltre 65.000 utenti privati che si sono già rivolti alla formula del noleggio a lungo termine. Un quadro evidenziato dall’analisi “Anche i privati scelgono il noleggio a lungo termine” effettuata da Aniasa, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, che fornisce uno spaccato dei nuovi scenari di mobilità. Secondo l’analisi di Aniasa, le carte vincenti alla base del successo della formula sono da ricercare nel costo fisso, pacchetti “all inclusive” e nella crescente flessibilità dell’offerta. Gli analisti dell’associazione stimano che a parità di modello e di percorrenza, sia possibile ottenere una convenienza media del 15% rispetto alla proprietà, senza contare altri vantaggi, come il mancato immobilizzo del capitale per l’acquisto, il tempo risparmiato per la “burocrazia dell’auto” e le implicazioni legate alla vendita dell’usato. Il noleggio a lungo termine risulta particolarmente efficace ed economico per gli automobilisti (anche senza partita Iva) che percorrono tra i 10.000 e i 25.000 chilometri l’anno, mentre in caso di percorrenze inferiori potrebbero risultare convenienti anche altre formule come il car sharing (in città) e il noleggio a breve termine per gli spostamenti nei fine settimana. Il mercato offre un’ampia scelta di società che propongono le varie formule di noleggio e navigando online sui siti degli operatori bastano pochi minuti per ottenere un preventivo chiaro e trasparente sulla vettura che si vuole prendere a noleggio e sui servizi inclusi nel canone mensile. E in media, tanto per fare un esempio concreto, per una city-car si possono spendere circa 240 euro al mese, Iva compresa che salgono a 300 euro per una monovolume.
“La crisi economica senza precedenti, le limitazioni alla mobilità, la diffidenza verso l’uso dei mezzi pubblici e, non ultimo, l’ampio ricorso allo smart working stanno decisamente contribuendo a ridefinire le esigenze di mobilità di privati e aziende – ha sottolineato il presidente Aniasa, Massimiliano Archiapatti – L’auto continua a restare strumento strategico per i pur limitati spostamenti legati al lavoro e al tempo libero. Il noleggio, spinto anche dai vantaggi economici (oltre che gestionali) insiti nella formula, è una realtà oggi sempre più presente nei costumi degli italiani, soprattutto delle nuove generazioni. Spesso i privati lo utilizzano anche per testare sul campo l’efficacia delle nuove motorizzazioni e apprezzano le soluzioni di mobilità sostenibile, sicura e condivisa offerte dagli operatori. La formula consente oggi di poter scegliere, pagando un canone fisso, la motorizzazione che meglio si adatta alle proprie esigenze, da quelle tradizionali all’ibrido plug-in, fino all’elettrico. Oltre il 40% delle nuove auto elettrificate è immatricolato dal noleggio”. Lo studio Aniasa ha poi identificato il cliente-tipo privato del noleggio a lungo termine che è mediamente più giovane e più informato rispetto a quanti scelgono la proprietà, un utente più “green”, pronto anche alla transizione elettrica. Il ricorso al noleggio poi viene principalmente effettuato per motivi di lavoro o di pendolarismo, per sostituire la seconda auto in famiglia. Complessivamente gli oltre 65.000 utenti privati si aggiungono oggi alla restante parte della clientela ormai consolidata che vede la presenza di 80.000 aziende, 2.900 della pubblica amministrazione e una stima di circa settantamila partite Iva. (maurilio rigo)
Fonte www.repubblica.it