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Phoenix Instinct si aggiudica il “Mobility Unlimited Challenge”

ROMA – Phoenix Instinct del Regno Unito è il vincitore della sfida triennale “Mobility Unlimited Challenge”. I progettisti hanno ricevuto l’importo di un milione di dollari per sviluppare ulteriormente “Phoenix i”, la loro sedia a rotelle smart ultraleggera in fibra di carbonio e portarla sul mercato, migliorando così la qualità della vita di milioni di persone disabili. La fondazione Toyota Mobility Foundation ha lanciato la sfida globale da quattro milioni di dollari complessivi nel 2017 in collaborazione con Nesta Challenges, con l’obiettivo di portare l’innovazione nel settore delle tecnologie di supporto per persone affette da paralisi degli arti inferiori, offrendo così un’ulteriore dimostrazione della missione della casa nipponica verso una mobilità accessibile a tutti. La sfida (Challenge) ha visto il coinvolgimento di ingegneri talentuosi e designer di tutto il mondo, stimolati a presentare i propri progetti di dispositivi rivoluzionari, integrati con le tecnologie più innovative, per potenziare la mobilità e l’indipendenza degli utenti finali.

All’appello hanno quindi risposto oltre ottanta team di ventotto Paesi di tutto il mondo che hanno accettato di partecipare alla competizione articolata nell’arco di un triennio. Gli Human engineering research laboratories dell’università di Pittsburgh si sono occupati sia della valutazione dei progetti presentati, sia dell’offerta di tutoraggio in collaborazione con un team di esperti Toyota, mentre il vincitore è stato scelto da una giuria di esperti. Phoenix i, vincitrice della sfida, è stata progettata da Phoenix Instinct, e utilizza sistemi intelligenti per regolare automaticamente il proprio centro di gravità, rendendo il telaio ultraleggero in fibra di carbonio estremamente stabile e più facile da manovrare. Inoltre, Phoenix i si avvale di servo-motori sulle ruote anteriori per ridurre vibrazioni dolorose e minimizzare lo stress per gli utilizzatori. Tra l’altro, il sistema di frenata intelligente assistita motorizzato della sedia si accorge automaticamente quando l’utente sta andando in discesa e si auto-regola per gestire la discesa nelle migliori condizioni.

“Vincere la sfida  Toyota Mobility Unlimited Challenge rappresenta un fatto incredibile per Phoenix Instinct e per gli utenti di sedie a rotelle – ha spiegato Andrew Slorance di Phoenix Instinct – La sedia a rotelle come noi la conosciamo è rimasta ferma dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica per decenni. Il finanziamento che abbiamo ricevuto attraverso la Challenge ci ha permesso di provare che la tecnologia smart consente di ottenere una sedia a rotelle più facile da usare e più sicura, con il potenziale per una serie di nuove funzioni. Con il denaro del premio possiamo ora progredire con questo progetto e portare ai consumatori la sedia a rotelle Phoenix i. È un momento molto eccitante, con Toyota che fa il proprio ingresso nel settore della mobilità: vedremo progressi significativi nei dispositivi per la mobilità. Noi di Phoenix Instict siamo estremamente lieti di essere all’avanguardia della rivoluzione della sedia a rotelle intelligente”.

“Mobilità significa libertà. Significa liberazione dai limiti imposti dalla vita – ha dichiarato Philip Craven, membro del Consiglio direttivo di Toyota Motor Corporation ed ex presidente del Comitato internazionale paralimpico ha affermato – Noi in Toyota crediamo che, quando si è liberi di muoversi, si è in grado di partecipare pienamente alla società, e sono lieto per ognuno di questi dispositivi supportati dalla Mobility Unlimited Challenge, in particolare per il dispositivo che è risultato vincitore, grazie al modo in cui consentirà a così tante persone di fare meglio quello che vorranno fare”.

“L’intera competizione ha costituito un viaggio arricchente per ognuno di noi, unendo gli sforzi di molti esperti, mentori, avvocati e altri per investire sui cinque finalisti affinché sviluppassero i propri dispositivi e li portassero nelle vite di persone che ne hanno bisogno – ha aggiunto Ryan Klem, direttore dei programmi per Toyota Mobility Foundation – Siamo lieti di annunciare che Phoenix Instinct è il vincitore della Mobility Unlimited Challenge. I giudici sono stati colpiti dal modo in cui il dispositivo ha incorporato nel proprio progetto sistemi intelligenti, in un modo che rappresenta un reale progresso per la sedia a rotelle, e ne possono vedere con chiarezza il percorso verso il mercato. Tmf ha come missione il supporto continuativo a questi team appassionati, e speriamo che, attraverso questo processo, tutti i team siano in grado di trovare le risorse per fare la stessa cosa, dal momento che tutti hanno mostrato incredibili creatività e innovazione. Crediamo che questa Challenge risulterà in enormi miglioramenti nella tecnologia assistiva e siamo estremamente orgogliosi di quello che tutti i team sono stati in grado di realizzare”.

“Per troppo tempo la comunità dei disabili ha sofferto per mobilità e accessibilità ristrette – ha concluso Liz Vossen di Nesta Challenges – La pandemia da coronavirus ha imposto un cambiamento di attitudine verso il lavoro remoto, mostrando che è possibile essere presenti e produttivi anche da casa. Tuttavia, la pandemia ha anche sottolineato la necessità per le persone non-disabili di avere una migliore comprensione dell’importanza della mobilità per tutti. Speriamo che questi dispositivi migliorino la mobilità delle persone in tutto il mondo e contribuiscano a un futuro più inclusivo”.

Nel gruppo dei cinque finalisti erano presenti The Evowalk Evolution Devices (Stati Uniti), un simulatore smart indossabile; Qolo (Quality of Life with Locomotion) Team Qolo, università di Tsukuba (Giappone), un dispositivo di mobilità in piedi; Quix Ihmc & Myolyn (Stati Uniti) un esoscheletro motorizzato ad alta mobilità; Wheem-i Italdesign (Italia) un dispositivo elettrico semiautonomo wheel-o. Toyota Mobility Foundation è stata fondata nel 2014 per supportare lo sviluppo di una società più mobile,  con l’obiettivo di supportare sistemi di mobilità che eliminino le disparità esistenti in questo campo. La fondazione utilizza le competenze di Toyota nella tecnologia, nella sicurezza e nell’ambiente, lavorando in partnership con università, governi, organizzazioni non-profit, istituzioni di ricerca e altre organizzazioni per risolvere problemi di mobilità in tutto il mondo e i suoi programmi comprendono la soluzione dei problemi di trasporto, l’espansione dell’impiego della mobilità personale e lo sviluppo di soluzioni per la mobilità della prossima generazione.

Fonte www.repubblica.it

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