ROMA – Con l’obiettivo di permettere di proseguire la guida anche in caso di foratura del pneumatico, venti anni fa Pirelli ha introdotto la tecnologia “Run Flat”, frutto dell’esperienza maturata nel campo delle competizioni rallystiche. La continua ricerca ha portato poi a nuove soluzioni tecnologiche nella struttura del pneumatico e all’evoluzione dei materiali impiegati, ottimizzando il comfort e migliorando la resistenza al rotolamento del pneumatico, aggiornamenti che hanno portato alla riduzione dei consumi e delle emissioni.
Una tecnologia “trasversale” che ritroviamo anche sulle nuove auto elettriche dove, per lasciare spazio alle batterie, molto spesso la gomma di scorta non è prevista, motivo per cui le case automobilistiche stanno scegliendo soluzioni come Run Flat o Self Sealing. In questi venti anni, gli ingegneri della Pirelli hanno sviluppato oltre mille modelli di pneumatici con la tecnologia Run Flat, che permette di proseguire la marcia per 80 chilometri a una velocità massima di 80 km/h. Una soluzione semplice e sicura adottata da molte case costruttrici che hanno dotato i loro modelli con pneumatici Run Flat in primo equipaggiamento. Nel corso di questo periodo, Pirelli ha prodotto più di settanta milioni di pneumatici con questa tecnologia, tra estivi, invernali e quattro stagioni, ed è presente su oltre 50 modelli di pneumatici all’interno della gamma di omologazioni Pirelli per le case auto.
Tutti questi pneumatici presentano sulla spalla la marcatura dedicata “Run Flat” oltre che quella del brand automobilistico. Non solo Run Flat poiché su alcuni modelli di pneumatici Pirelli questa tecnologia è abbinata alle specifiche soluzioni tecnologiche Elect e Pncs. La prima dedicata ai veicoli elettrici e focalizzata sulla bassa resistenza al rotolamento, la riduzione del rumore emesso dal rotolamento dei pneumatici, con una speciale struttura progettata per supportare il peso di un veicolo alimentato a batteria. Il secondo sistema invece mira alla riduzione del rumore emesso dal rotolamento che si percepisce nell’abitacolo, grazie all’adozione di un particolare materiale fonoassorbente presente nel pneumatico.
C’è poi la “Seal Inside” un’altra soluzione antiforatura targata Pirelli che, in caso di foratura fino a 4 mm, grazie alla presenza del materiale sigillante all’interno del pneumatico, forma una guaina che avvolge il corpo estraneo dal momento in cui penetra, impedendo così la fuoriuscita di aria e la conseguente perdita di pressione. Una volta estratto l’“intruso”, il materiale stesso sigilla il foro d’uscita, permettendo di continuare a guidare in sicurezza e in totale comfort come se nulla fosse accaduto. Da segnalare infine, che i pneumatici top di gamma Run Flat beneficiano dell’innovativo processo di produzione Pirelli Mirs, interamente supervisionato da computer e caratterizzato della produzione del pneumatico “crudo” realizzata da robot, che garantisce un risultato finale con alti standard di qualità e affidabilità del prodotto. (m.r.)
Fonte www.repubblica.it