La piattaforma di monitoraggio Trend Sonar analizza l’evoluzione dell’e-commerce nel settore automotive e come il digitale stia virtualmente estendendo il concetto di mobilità
Attraverso la piattaforma proprietaria di monitoraggio delle tendenze Trend Sonar, Reply ha condotto uno studio per esaminare come il modello dell’e-commerce, in particolare nel settore automobilistico, si è evoluto nel tempo, rivoluzionandolo e influenzando di conseguenza le aspettative dei clienti.
Approccio digitale e presenza online sono diventate indispensabili nel comparto dell’automotive, specie dallo scorso anno quando la pandemia ha posto il digitale in una corsia preferenziale, premiando quelle realtà che sono state in grado di cambiare il loro modello di business a favore della digitalizzazione.
Nell’ultimo anno (aprile 2020-marzo 2021) la piattaforma di monitoraggio Trend Sonar, analizzando la frequenza di menzione di milioni di fonti online all’interno di articoli di media esperti, mass media, brevetti e pubblicazioni scientifiche, ha infatti confermato una crescita del 61% dei contenuti legati all’Automotive E-Commerce rispetto ai 12 mesi precedenti.
Una evoluzione che parte da lontano. Il settore dell’automotive non è nuovo a cambiamenti: negli ultimi 20 anni è stato protagonista di una rivoluzione senza precedenti e l’analisi di Reply mostra che ci sono tutti i presupposti perché ci si possa trovare alle soglie di una nuova discontinuità.
Risalgono al 2000 i primi marketplace online per auto usate, mentre qualche anno dopo si sono diffuse le prime piattaforme di broker online che collegano direttamente rivenditori autorizzati e consumatore finale e forniscono servizi di prenotazione online, di configurazione di auto e brochure digitali. Anche le concessionarie hanno rafforzato la propria presenza online.
Lo scenario di oggi: tra fisico e digitale. Con la pandemia da Covid-19 la digitalizzazione ha accelerato: i sistemi di analytics, gli strumenti di determinazione dei prezzi e i processi di finanziamento digitalizzati sono oggi uno standard necessario per aumentare i lead. Lo studio di Reply evidenzia come in questo momento ci troviamo di fonte ad un incrocio tra offerta di servizi digitali e tradizionali. Nell’immediato futuro saranno sempre più impiegati showroom 3D, test drive virtuali, strumenti avanzati di configurazione e servizi di digital concierge, che consentono ai consumatori di testare e configurare i prodotti direttamente online.
Le case automobilistiche native digitali stanno ribaltando il modello tradizionale di acquisto di auto optando per la vendita diretta online ai clienti. Anche la customer journey è stata toccata dalla rivoluzione in atto: processi digitali di leasing, di finanziamento, scelta dell’assicurazione e in alcuni Paesi anche di immatricolazione, hanno digitalizzato e automatizzato l’esperienza del cliente accorciando i tempi ed eliminando i documenti cartacei.
Il futuro della mobilità è sempre più virtuale. Da quando servizi come il car sharing si sono affacciati sul mercato, la mobilità infatti ha iniziato ad essere percepita come un servizio costruito attorno al digitale. Diverse case automobilistiche e fornitori del settore stanno adottando un approccio in cui l’auto è una piattaforma in grado di fornire l’accesso a un ampio ecosistema digitale di dati e servizi basati su app. Infatti le auto, oltre che un mezzo di mobilità in futuro verranno sempre più usate per raccogliere dati sui clienti. L’accesso a queste informazioni, lo scambio e la condivisione di esse sono decisivi per definire le dinamiche future e per offrire al cliente servizi più completi e personalizzati, anche estendendo il ruolo delle concessionarie.