ROMA – La rivoluzione della mobilità elettrica cinese passa anche per le esportazioni con l’offensiva lanciata dal governo del Paese in questo campo. Nel un nuovo piano quindicennale le istituzioni incoraggiano i produttori nazionali a diventare più attivi sui mercati internazionali e i pianificatori centrali della Repubblica popolare annunciano perfino “istruzioni” per le case costruttrici nello sviluppo di strategie di marketing per la conquista dei mercati esteri. Il nuovo interesse nei confronti dell’export è parte del “Piano di sviluppo per veicoli a nuova energia (Nev) 2021-2035”, che il Consiglio di stato (l’organo più alto del governo cinese) ha recentemente pubblicato a Pechino. In Cina il termine New Energy Vehicles o Nev comprende le auto elettriche, ibride plug-in e veicoli a celle a combustibile a idrogeno e dopo la pubblicazione di queste linee guida le quotazioni in borsa delle principali case automobilistiche cinesi sono decisamente aumentate. All’atto pratico quindi, secondo il documento governativo, il regime sosterrà le aziende dell’industria automobilistica nazionale “nella creazione di reti internazionali per i servizi di marketing e nella realizzazione congiunta di servizi essenziali come magazzini esteri e centri di assistenza post-vendita nei mercati chiave” per rafforzare la “competitività internazionale” dell’industria automobilistica cinese, come sottolineato anche da Cui Dongshu, segretario generale della Chinese passenger car association (Cpca).
Così, a breve, evidenziano i media locali, le aziende cinesi riceveranno una guida statale “nella formulazione di strategie di sviluppo internazionale e nel miglioramento continuo della loro competitività internazionale”. “Dal 2015, la produzione, le vendite e la proprietà di Nev in Cina si sono classificate al primo posto su scala internazionale per cinque anni consecutivi”, ha sottolineato il quotidiano economico “Diyi Caijing” in vista della pubblicazione del nuovo piano. Quello dell’incremento delle esportazioni di veicoli elettrici è un trend già in crescita tant’è che nella prima metà del 2020 la Cina ha esportato 37.000 Nev, con un aumento di oltre il 140% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per il mercato interno cinese, invece, il piano del Consiglio di stato conferma ufficialmente per la prima volta che, salvo rare eccezioni, nessuna auto con il classico motore a combustione interna sarà più venduta in Cina entro il 2035, ma solo Nev o ibride (Hev). Da segnalare infine che oltre alla spinta sull’export, è stato anche annunciato che sarà maggiormente incentivata la collaborazione con case automobilistiche e istituzioni straniere per lo sviluppo della mobilità elettrica nel Paese della Grande Muraglia. (m.r.)
Fonte www.repubblica.it